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Catania, Tabbiani fa ‘mea culpa’ e per il momento resta: in stand by Baldini

Continua il periodo no del Catania, sconfitto in casa dall’ Avellino, che ha vinto una sola volta nelle ultime 5 partite. Una disfatta che ha messo ancora una volta l’allenatore Tabbiani sul banco degli imputati, con il destino appeso ad un filo.

Saranno i prossimi match a delineare il futuro del tecnico che attualmente rimane al timone: a far chiarezza è stato un lungo summit nella notte tra i dirigenti che hanno deciso, per il momento, di non stravolgere le cose. Sulle sue dimissioni si era espresso proprio Tabbiani nel post partita definendolo “un discorso complesso”.

Io ho due figlie, una di 13 anni mi ha chiesto “come stai?” a quel punto io le ho risposto “un po’ giù” e lei mi ha scritto “ tu mi hai insegnato a non mollare mai”, sarebbe una vigliaccata – ha detto -. Abbiamo fatto un buon primo tempo e avremmo meritato un risultato diverso, in questo momento anche gli episodi non vanno nella giusta direzione”.


L’allenatore etneo si assume anche le responsabilità delle ultime prestazioni: “Normale che la piazza contesti me perché sono il primo responsabile. Fa parte del mio mestiere che io non sia considerato all’altezza o preparato, sta a me e a noi tramutare i fischi in applausi”.

Per il post-Tabbiani nelle ultime ore era venuto fuori il nome “caldo” di Silvio Baldini che conosce bene Grella e Bresciano: ha già allenato a Catania e potrebbe dare la scossa all’ambiente. A quello dell’ex Palermo si aggiunge la candidatura di Maran, ma tutto rimane in stand by.

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