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Catania, tutto tace: dietrofront da Milano. La Sicilia: “Speranza dal Friuli”

Tutto tace in casa Catania. L’obiettivo principale rimane quello di trovare un nuovo imprenditore per salvare il titolo sportivo ma i segnali sono flebili, per non dire nulli.

Secondo quanto riportato da La Sicilia, in molti si sarebbero mossi – anche catanesi che vivono fuori dalla Sicilia – offrendosi nel ruolo di intermediario per “dare una mano” ma non ci sono stati interessi concreti. Tra questi anche il direttore del Frosinone Guido Angelozzi.

Joe Tacopina si era fatto avanti per aiutare il club a cercare un compratore ma il tutto si è risolto in un buco nell’acqua. Lo studio milanese che rappresentava un gruppo estero e di cui si era parlato in precedenza sembra aver fatto un passo indietro. “Lunedì faremo sapere se siamo ancora interessati”, affermano.


Secondo il quotidiano qualcosa di concreto potrebbe muoversi dal Friuli, ma non vengono fornite ulteriori dettagli, mentre tacciono gli imprenditori locali a causa dei 4 – 5 milioni necessari alla rinascita.

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4 thoughts on “Catania, tutto tace: dietrofront da Milano. La Sicilia: “Speranza dal Friuli”

  1. Tranquillo. Si presenterà il messia al momento opportuno. Il prezzo deve ancora calare. Stiamo parlando di una squadretta di C senza grandi pretese e obiettivi in questo momento . Momento tra l’altro terribile per la pandemia in corso.

  2. “Lunedì faremo sapere se siamo ancora interessati”. Ma qui non si tratta di far sapere. A chi?… poi. Qui si tratta di fare una concreta offerta in sede di asta fallimentare. La stampa catanese mi sembra troppo emotivamente coinvolta in una inspiegabile, incomprensibile ed immotivata fibrillazione. Pare di leggere un comunicato degli ultras. Decadenza stilistica indubbia.

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