Catanzaro, Iemmello: “Foggia? Non porto rancore, erano tre scappati di casa”
“Col Campobasso siamo riusciti a vincerla da grande squadra”. Così Pietro Iemmello commenta la vittoria del Catanzaro, che ora sarà padrone del proprio destino nell’ultima giornata di campionato (con una vittoria sarà secondo posto). Ma la doppietta dell’attaccante diventa anche l’occasione per un’ulteriore riflessione sui fatti di Foggia.
Iemmello ammette che in occasione del rigore è stato – paradossalmente – l’arbitro a fargli notare la cosa (“‘Oggi lo tiri?’, mi ha detto; è stato lui a farmi ricordare) e dice: “Per me non c’è nulla, dispiace semmai che ancora se ne parli. Il calcio così perde visibilità. Dispiace per la città di Foggia, tre persone non possono pregiudicare una piazza. Certo: il clima lo hanno incattivito loro nei miei confronti, ma non possono avere colpe per quello che è successo e per i ragazzi che sono entrati in campo. Anzi mi dispiace anche per loro; secondo me erano tre scappati di casa. Per me è finita là, non porto rancore”.
Sulla partita di oggi: “Paradossalmente è stata più difficile di lunedì, noi siamo partiti un po’ blandi e loro sono partiti forte. Se non l’avessimo sbloccata su rigore, poi nella ripresa non so come sarebbe andata. Siamo stati bravi”.
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