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Cavese, Santoriello: “Col Palermo siamo tutti chiamati a dare di più”

La Cavese, prossima avversaria del Palermo, sta attraversando un periodo molto particolare. La squadra è ultima in classifica, da poco è stato cambiato l’allenatore (Campilongo, ex rosa) e in sede di calciomercato saranno tante le operazioni da fare per tentare di migliorare l’organico.

Il presidente del club, Massimiliano Santoriello, è intervenuto per fare il punto della situazione: “In questo momento stiamo lavorando per rinforzare la rosa e per renderla più competitiva ci sarà bisogno dell’apporto di tutti”.

“Al momento quindi non pensiamo alle cessioni continua – come si è letto in questi giorni su alcuni organi organi di stampa, ma ad offrire a Campilongo quante più scelte possibili per raggiungere quanto prima la salvezza. Sabato c’è il Palermo e siamo tutti chiamati a dare di più“.


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3 thoughts on “Cavese, Santoriello: “Col Palermo siamo tutti chiamati a dare di più”

  1. bisogna stare attenti con loro – loro hanno un organico da metà classifica non da ultimo posto – avevano un allenatore scarso e lo hanno cambiato – noi abbiamo un organico da 3 posto in classifica ma un allenatore scarso e non lo abbiamo cambiato – bisogna stare attenti per evitare l’ennesima figuraccia – ringraziando Biscaglia per tutti i punti persi fino ad ora

  2. Non esageriamo con questa storia di Boscaglia. Non è affatto un allenatore scarso. Certo non è Mourighno. E’ testardo, questo si. Le colpe sono state qyasi tutte della società (ritardi e organizzazione del ritiro, mancanza di partite del precampionato per la rosa della squadra completata a inizio settembre e mediocrità della stessa. Non penso che con un allenatore diverso la situazione sarebbe stata molto differente. Se adesso non faranno mercato le colpe della società saranno ancora maggiori-

    1. Ma infatti.
      Puoi anche mettere come allenatori Moruino, Capello, Trapattoni, Guardiola tutti insieme, ma se non hai giocatori all’altezza, gli allenatori possono poco.
      Così come è anche vero che i bravi giocatori sopperiscono alle mancanze dell’allenatore

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