Ceccaroni indica la via: “Dobbiamo portare il Palermo dove merita”
Pietro Ceccaroni è l’uomo giusto al momento giusto. Dopo aver perfezionato il trasferimento di Fabio Lucioni, per rinforzare un reparto difensivo che l’anno scorso aveva sofferto, la dirigenza del Palermo ha scelto questo ragazzo di 27 anni, sempre sorridente, e con una voglia matta di tornare a giocare in Serie A.
“Sono qui per cercare di dimostrare il mio valore e dare una mano alla squadra – afferma in un’intervista dal ritiro di Ronzone – . Arrivo in una società molto importante, è un orgoglio. Non vedo di poter dimostrare in campo quello che valgo e cercare di portare il Palermo dove merita“.
Ceccaroni è un difensore forte, esperto, che ha conquistato la Serie A con la maglia del Venezia, dimostrando anche di ‘poterci stare’ nella stagione successiva. Un profilo perfetto per il Palermo, che in sede di calciomercato cerca soprattutto calciatori abituati a vincere e in grado di reggere la pressione.
“A Venezia sono successe tante cose belle, come la promozione in Serie A che mi ha cambiato la vita – dice – . Affinità con questa squadra? Dal punto di vista del gruppo sì, lo vedo anche nelle partitelle in allenamento, c’è grande intensità e voglia di vincere. Nessuno si tira indietro e penso che sia un fattore importante per far sì che tutti si allenino al meglio”.
Lucioni, Vasic, Mancuso, Ceccaroni, Insigne e Desplanches. Un calciomercato di primissimo ordine per il Palermo, che per forza di cose pone la squadra rosanero tra le favorite ma il difensore, con esperienza, preferisce non sbilanciarsi: “Difficile dirlo adesso, il campionato deve cominciare e c’è ancora tutto il mercato che deve finire. Noi proveremo a competere per andare in Serie A, lavorando duramente giorno dopo giorno”.
Una trattativa ‘lampo’, come per altri calciatori, quella che ha portato Ceccaroni al Palermo: “Non c’è stato bisogno di convincermi. Il direttore mi ha chiamato, parlandomi del progetto importante che c’è dietro e non esitato un attimo. Ho dato subito la mia disponibilità, poi c’è stata la trattativa col Venezia. Sono veramente contento del trasferimento“.
Ceccaroni si è unito alla squadra sin dal primo giorno della preparazione estiva e dall’interno sta vivendo la nascita di un nuovo gruppo, che punta in alto: “Il ritiro sta andando bene. Stiamo preparando al meglio la stagione dal punto di vista fisico e tattico, noi nuovi arrivi conosciamo i compagni e le sensazioni sono tutte positive“.
“Sono davvero molto contento del gruppo che ho trovato – continua – . Sono tutti bravi ragazzi, mi sto trovando benissimo anche fuori dal campo. È importante creare un gruppo solido per tutta la stagione. Il primo impatto è molto positivo“.
Corini sta ‘costruendo’ una nuova difesa a quattro e Ceccaroni sembra essere uno dei inamovibili al fianco di Lucioni, con ai lati due giovani come Buttaro e Aurelio, pronti a ‘spiccare il volo’: “Sono due ragazzi che hanno voglia di fare. Hanno grande forza fisica e velocità, spero che io e Lucioni possiamo dare loro una mano per crescere. Fabio è un giocatore d’esperienza, molto forte per la categoria; è uno che alza il livello non solo di chi gli sta vicino ma di tutta la squadra”.
Ceccaroni ha un messaggio per i tifosi in vista dell’inizio della stagione e le sue parole genuine fanno capire, ancora una volta, come l’ambiente Palermo impressioni davvero tutti: “Non vedo l’ora di giocare al ‘Barbera’ e vedere lo stadio pieno“.
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‘La Città sta agli ultimi posti di tutte le varie classiche, non si capisce perché il Palermo dovrebbe stare in posizioni diverse”. Così rispondeva Ferrara a chi gli contestava una squadra nei bassifondi della Serie B. Aveva ragione. Se escludiamo la funesta era friulana che tante battaglie fratricide ha provocato, era da dimenticare (anche se Mirri si divertiva), era dimenticata, il resto in più di mezzo secolo è stato al massimo Serie B. Raggiunta ( con qualche fatica) l’ultima volta da un forestiero che voleva fare del Palermo una squadra satellite (corsi e ricorsi storici). Tutto questo per dire che il Palermo, per la sua storia, merita al massimo la Serie B. Lo dice, lo strilla, la storia rosanero. Ps Quanto al futuro, forse Mirri non ricorda bene, per via del suo diverso, nuovo ruolo, ma per un tifoso il futuro è racchiuso in soli due giorni. Il sabato o la domenica, prossima partita di Campionato.
Voglio segnalare questo utente come arcinemico del Palermo.
Va fatti una suonata di chitarra…..
Per storia e bacino d’utenza il Palermo meriterebbe di diritto di giocare stabilmente in serie A. Da sempre è seguito in tutti i cinque continenti: da Buenos Aires a Melbourne.
Favole vane. Il bacino d’utenza, i tifosi nei sette continenti ( forse qualcuno pure su Mercurio, mentre Marte è da escludere). Fosse vero, il Palermo non sarebbe stato venduto per 10/15 milioni ad un Gruppo che con tale cifra non rischiava assolutamente nulla. Ma soprattutto non sarebbe fallito. Ps Memento semper, tifoso rosanero: ‘Palermo, il gioco dell’oca!!’ (Mirri dixit).
in 58 anni non ho mai sentito o letto una mink***a simile,fatti curare ma da uno bravo!!!!
Letto? Secondo me, ripeto, tu , in vita tua, hai letto soltanto e parzialmente solo il libretto di istruzioni del tuo ‘telefonino’, autore anonimo.Sentito, solo le imprecazioni, ad alto volume, del padrone di casa. Ps nulla hanno inventato Cipri’ e Maresco, ne sono convinto da sempre. Mdp fissa, in una borgata a caso. E il gioco è fatto.
E cosa c’entra la gestione dei conti con il bacino di utenza? Sono fallite anche Napoli e Fiorentina recentemente (hanno pochi tifosi anche loro?). Mi dispiace, non conosci la storia del Palermo. Torna a studiare, ci rivediamo (forse) a settembre.
Non leggete, tanto è tutto falso.
Ripeto. Mdp fissa e con Atta Attasson vengono due perfetti fratelli La Vecchia. Forse anche meglio. Rivieissu quagghiu, cirivieddu. Meglio, meglio.
Ave, o Poeta! Per inciso, Zamparini è stato il miglior Presidente della storia rosanero, con distanza siderale dagli altri. La Serie A sarà raggiunta nel Secolo XXII. ci.siamo.quasi
Benvenuto, Maestro.