Cellino: “Palermo favorito per la A. Zamparini? Io e lui ne esoneriamo tanti, ma… “
Massimo Cellino a tutto campo. Il presidente del Brescia, intervistato da Guglielmo Longhi per la Gazzetta dello Sport, parla del suo talento più cristallino Sandro Tonali, dei progetti futuri delle rondinelle e anche del Palermo di Zamparini, considerato la squadra favorita per il campionato e la promozione
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Il presidente del Brescia parla della Serie B… e del Palermo di Zamparini: “Inarrivabile per numero di esoneri (51!, ndr.)? Noi presidenti facciamo un lavoraccio e spesso sbagliamo, ma non ci divertiamo a mandare via la gente. Io e lui siamo diversi. Il suo Palermo per il resto è il grande favorito per la A. La B a 19 mi piace? In realtà no. Io vorrei 22 squadre tutte con i bilanci in ordine. Purtroppo in Italia c’è l’abitudine consolidata di essere promossi dai tribunali”.
E intanto si coccola Tonali: “Quanto vale? Non fate certe cifre, proteggiamolo. Io un padre? No, diciamo che sono lo zio. Ha una famiglia solida, tipica lombarda. Meritava la Nazionale e metterà in difficoltà Mancini, perché è pronto. E’ il prototipo del centrocampista moderno, inventa e difende. Con Pirlo si assomigliano fisicamente, per il resto sono diversi: Sandro ha grandi doti di equilibratore e credo farà il percorso inverso, diventando trequartista”
Cellino, dopo l’inaugurazione del nuovo centro sportivo, guarda al futuro: “Prima bisogna avere la casa, il posto dove lavorare tutti i giorni. Lo stadio non è una priorità, anche se è vecchio e scomodo. Conoscevo Brescia solo attraverso il Rigamonti e mi aspettavo che la città fosse altrettanto brutta. Invece è meravigliosa e meriterebbe uno stadio decoroso. Va demolito e rifatto. Complesso di inferiorità con Bergamo? No. Arriveremo al loro livello, il traguardo è salire in A al terzo anno, quindi nel 2020″.
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