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Cessione Avellino, caos totale. Gli acquirenti: “Il CdA si dimetta o l’affare salta”

Caos totale per la cessione dell’Avellino. L’assemblea dei soci della proprietà Sidigas aveva deliberato giovedì la cessione alla IDC, ma non sono ancora arrivate le dimissioni da parte di Gianandrea De Cesare (patron di Sidigas) e Claudio Mauriello dal CdA, dimissioni considerate necessarie da parte degli acquirenti per poter subentrare nella gestione e affrontare le varie pendenze (a cominciare dagli stipendi dei calciatori).

Di fatto la IDC ha lanciato un ultimatum: se entro le ore 12 di sabato non arriveranno le dimissioni, la cessione dell’Avellino è da considerarsi saltata. Uno scenario che potrebbe rivelarsi disastroso per le sorti del club irpino.

IL COMUNICATO DEGLI ACQUIRENTI

“La IDC nelle persone dei soci Luigi Izzo e Nicola Circelli, comunica quanto segue in linea a quanto già trasmesso agli organi di stampa nei giorni scorsi dai propri consulenti avv.ti Eduardo Chiacchio e Luigi Petrillo.


Da oltre un mese si sta svolgendo un intenso e complesso iter giuridico-finanziario prodromico al perfezionamento della cessione delle quote dell’Avellino Calcio e finalizzato a dare continuità al progetto sportivo-aziendale e a salvaguardare la sopravvivenza stessa del sodalizio

Tale iter si è sostanziato nel coinvolgimento di validi professionisti che in contradditorio con gli organi del Tribunale, legittimati da plurimi provvedimenti dell’A.G. all’operazione, hanno definito le condizioni del closing con la predisposizione di tutti i documenti necessari.

La Idc ha già depositato la cauzione della manifestazione di interesse – per la quale i sottoscritti proponenti avevano già indicato quale termine ultimo per l’esecuzione degli atti il 15 novembre 2019 – ed emesso gli assegni circolari per il perfezionamento (le cui copie sono nelle mani degli amministratori giudiziari) degli atti da sottoscrivere presso uno studio notarile di Napoli nella giornata di Lunedi 2 dicembre 2019.

Si specifica tuttavia che le attese dimissioni dei consiglieri De Cesare e Mauriello – sebbene più volte assicurate dagli stessi – non sono ad oggi pervenute nelle mani degli amministratori giudiziari.

In assenza di un tale atto – ritenuto dagli scriventi essenziale per il closing e dovuto innanzitutto, per senso di responsabilità, alla Città di Avellino e ai suoi tifosi– entro le ore 12.00 della giornata di sabato 30 novembre, la IDC non darà seguito alla finalizzazione dell’operazione.

Stante infatti le imminenti scadenze previste dagli art. 85 NOIF FIGC, un empasse nell’avvicendamento della governance aziendale impedirebbe, lo svolgimento tempestivo delle attività gestionali finalizzate al rispetto delle improrogabili scadenze mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa della società.

L’Avellino sarebbe l’unica società di calcio al mondo che – in maniera paradossale – ha trasferito la sua proprietà mantenendo la governance espressione della precedente compagine attinta da provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria che ne impediscono le disposizioni patrimoniali.

Bisogna comprendere che la complessa attività fino ad oggi svolta, è solo l’inizio di un impegnativo percorso che i sottoscritti, unitamente alle Istituzioni, alle altre forze imprenditoriali del territorio, ai tifosi, e alle risorse umane in forza attualmente all’azienda, intendono perseguire per il bene dell’Avellino Calcio e dello storico comprensorio che esso rappresenta.

Ci si appella alla responsabilità dei diretti interessati e dell’intera collettività per il buon fine della vicenda”.

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