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Champions League, i ricavi delle squadre italiane: all’Inter il primato degli introiti

Termina la ‘fase campionato’, la nuova Champions League entra nel vivo con il primo turno a eliminazione diretta, ovvero i play-off; le otto squadre che vinceranno gli spareggi si aggiungeranno alle altre otto già qualificate agli ottavi di finale, tra le quali c’è una sola italiana, l’Inter. Non a caso, i nerazzurri sono anche il club di Serie A ad aver raccolto i maggiori guadagni dalla prima fase della competizione.

Alla base del nuovo format del massimo torneo continentale, infatti, vi è anche un diverso sistema di redistribuzione degli introiti, aumentati sensibilmente dal maggior numero di partite in programma: i sei turni della fase a gironi sono diventati otto nella ‘league phase’; inoltre, per le squadre posizionatesi dal 9° al 24° posto, si aggiunge il play-off, che equivale ad una sorta di sedicesimo di finale.

Oltre i play-off: i possibili accoppiamenti agli ottavi

Juventus, Milan e Atalanta avranno la possibilità di raggiungere l’Inter agli ottavi e, di riflesso, incrementare i ricavi derivanti dalla partecipazione alla Champions League in corso. Naturalmente, proseguire il percorso europeo garantirà ulteriori introiti; il tabellone del torneo, però, potrebbe riservare subito un derby italiano agli ottavi, dal momento che l’Inter potrebbe dover affrontare una tra Juventus e Milan. Tale eventualità è ovviamente legata al passaggio del turno che, dopo le gare di andata, appare leggermente più complicato per i rossoneri, reduci dal ko (1-0) in casa del Feyenoord. L’Atalanta, invece, qualora riuscisse a ribaltare il 2-1 subito a Bruges, si troverà di fronte una tra Lille e Aston Villa.


L’Inter, dal canto suo, attende l’esito degli spareggi, consapevole di poter recitare un ruolo da protagonista; anche secondo i bookmaker, i nerazzurri sono tra le favorite per la vittoria finale, dietro i top club del calcio europeo. Consultando, ad esempio, le quote disponibili su Betway, piattaforma di scommesse calcio, si può vedere come l’Inter sia quotata dieci volte la posta, preceduta da Liverpool, Barcellona, Real Madrid (malgrado sia al play-off contro il Manchester City), Bayern Monaco e Arsenal.

La composizione dei ricavi dalla Champions League

Il meccanismo di premiazione è piuttosto complesso, in quanto prevede una parte fissa (un bonus di partecipazione da oltre 18 milioni di euro) e una quota che varia in base a diversi parametri. Nello specifico:

  • un premio piazzamento al termine della ‘league phase’, a partire da un minimo di 275mila euro per l’ultima classificata; in aggiunta, è previsto un ulteriore bonus, dal valore di 2 milioni di euro, per le squadre che chiudono tra le prime 8;
  • premi per i risultati conseguiti; come avveniva già in passato, anche i singoli risultati consentono di incamerare introiti, secondo un meccanismo di premiazione che elargisce oltre 2 milioni di euro per partita e circa 700mila per il pareggio. Il Liverpool, primatista della league phase con 7 vittorie e una sola sconfitta, ha incassato poco meno di 17 milioni;
  • premi legati al ‘value’, che sostituiscono il market pool e i diritti televisivi, accorpandoli in un’unica voce. Questa quota dei ricavi è composta dal marketing dei diritti tv in area europea e dal cosiddetto ‘ranking storico’.

Quanto hanno incassato le italiane impegnate in Champions finora

Secondo un’analisi condotta dal portale Calcio&Finanza, è l’Inter la squadra italiana ad aver guadagnato di più al termine della league phase. Nel complesso, il club meneghino ha incamerato 86 milioni di euro, così suddivisi: 18,62 milioni di euro di bonus di partecipazione, 9,7 milioni per la posizione finale in classifica, circa 24 milioni di quota marketing per l’Europa e poco meno di 7 milioni e mezzo per il marketing estero. A questi si aggiungono 13,3 milioni per i risultati e 13 milioni per essere arrivata tra le prime 8 e aver raggiunto gli ottavi di finale (rispettivamente, 2 e 11 milioni).

Al secondo posto, in questa particolare classifica, c’è l’Atalanta (65 milioni di euro): il 9° posto finale è valso poco più di 8 milioni di euro mentre le 4 vittorie e 3 pareggi hanno fruttato 10 milioni e mezzo. Praticamente identici gli introiti della Juventus, con all’attivo oltre 64 milioni di euro. Di questi, 5 sono arrivati per il piazzamento in league phase e 8,4 dai risultati ottenuti. Il Milan ha incassato leggermente meno, ovvero 59 milioni di euro, di cui 7 per il 13° posto finale e 10,5 per i risultati ottenuti. Prevedibilmente, la meno ricca delle squadre italiane partecipanti alla nuova Champions è il Bologna (36 milioni); i felsinei hanno chiuso al 28° posto, guadagnando meno di tre milioni per il piazzamento finale mentre i modesti risultati (3 pari e una vittoria) sono valsi 4,2 milioni.

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