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Chi è Ross Pelligra, il nuovo proprietario del Catania

Il Catania riparte da Ross Pelligra, chairman da ventisette anni (gennaio 1995) del Gruppo Pelligra, leader nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica, in Australia ma ormai in tutto il mondo.

Pelligra, che è di origini siciliane sia da parte paterna (Solarino) che materna (proprio Catania), è stato inserito nell’azienda di famiglia sin da ragazzo. Il gruppo ereditato, come si legge in un comunicato, “è sulla buona strada per diventare il principale fornitore australiano di strutture commerciali su misura e adatte”.

Il colosso australiano, che vanta un fatturato miliardario e un patrimonio da capogiro, aveva detto nei giorni di presentazione che dietro al progetto c’erano anche esperti del mondo del calcio come Mark Bresciano e Vincent Grella. Pelligra, inoltre, aveva rassicurato che in caso di vittoria, “l’investimento garantito sarebbe molto consistente e riguarderebbe l’intero territorio”.


Negli ultimi anni, Pelligra ha iniziato ad investire anche nel mondo dello sport. E in questi giorni si parla anche di un investimento nel mondo del basket, con la Pallacanestro Varese: Pelligra verserebbe 10 milioni di euro.

 

16 thoughts on “Chi è Ross Pelligra, il nuovo proprietario del Catania

  1. Hai capito il Catania, nel giro di 5 anni massimo disputeranno la Champions e forse nel giro di 6/7 anni potranno puntare al Triplete.

  2. Miliardario? Ma se nemmeno risulta uno dei più ricchi d’Australia? Nemmeno ha una pagina wikipedia. Sembra uno di quelli della serie i soprano 🤣

  3. Ci si domanda dove fossero questi miliardari quando la squadra stava fallendo, tutti pronti a spartirsi il cadavere adesso…

    1. come dove stavano ? ma perchè si doveva accollare i debiti degli altri. Giustamente è spuntato adesso e si occuperà di una sturt-up chsulla quale investirà. Sono contento, nessuna invidia, wiwa la sicilia

  4. I tifosi catanesi lo hanno voluto plebiscitariamente e il Comune li ha accontentati.
    Se qualcosa dovesse andare storto dovranno starsi solo muti e ammuccarisi il rospo.
    Non possono dire di avere subito da altri strane imposizioni.
    Per il resto, vediamo cosa combina il “canguro” sul campo: fatti, non parole.

  5. Il cavallo buono, si vede a lunga corsa!
    Speriamo bene, le chiacchiere stanno a quota zero. Vogliamo vedere i colori ROSSAZZURRI nel calcio che conta.
    Per intenderci , alla Angelo MASSIMINO.
    SE NON SI È IN GRADO, MEGLIO LASCIAR PERDERE.
    Di delusioni ne abbiamo viste troppe. Troppi avvoltoi!!!!

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