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Chi era Bruno Pizzul: dalle gare col Catania alle telecronache dell’Italia

Giornalista e prima voce della Rai per raccontare gli incontri dell’Italia dal 1986 al 2002, ma non solo. Si è spento all’età di 86 anni Bruno Pizzul che oltre ad aver accompagnato il tifo degli italiani è stato a sua volta giocatore in campo.

Pizzul è stato un calciatore professionista, di ruolo difensore, e ha avuto in passato legami con la Sicilia grazie alla sua militanza nel Catania nel 1958. La prima esperienza, però, è stato nella squadra parrocchiale di Cormons, la Cormonese.

Poi, la Pro Gorizia, l’Ischia, l’Udinese e la Sassari Torres. Purtroppo la sua carriera si concluse prima del tempo per un infortunio al ginocchio. Appesi gli scarpini al chiodo si dedicò alle cronache nelle quali non amava toni concitati. Laureato in giurisprudenza, fu pioniere anche delle cronache a due voci.


Dopo un periodo di insegnamento nelle scuole medie, fu assunto alla Rai nel 1969. Nel 1970 diede voce alla sua prima gara: Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia. Dalla Coppa del Mondo del 1986 ha raccontato le partite della Nazionale che ha seguito per cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei.

È stato anche l’indimenticabile voce delle “notti magiche” del Mondiale 1990. Nel 1973 commentò il successo del Milan in Coppa delle Coppe e la finale di Coppa Campioni della Juve nella strage dell’Heysel, il 29 maggio 1985. L’addio alle telecronache è arrivato in occasione di Italia-Slovenia (0-1) dell’agosto 2002 per poi condurre Domenica Sprint e la Domenica Sportiva.

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