Chiellini: “Servono riforme. Addio Nazionale? Mai decidere a caldo. Ventura… “
Un futuro da scrivere e da riscrivere. Parola di Giorgio Chiellini che in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera espone la propria idea per il futuro del calcio italiano e torna che sull’eventualità di un suo abbandono alla maglia azzurra, ipotizzato dopo Italia – Svezia ma non ancora stabilito.
Chiellini afferma: “C’è delusione, come è normale. È ancora fresca e non ci rendiamo ancora conto di quello che è successo. Tutti quanti. Forse lo realizzeremo al 100% solo a giugno. Perché ancora sembra impossibile. Sistema da azzerare? Fare di tutta l’erba un fascio sarebbe un errore. È altrettanto chiaro che c’è la necessità di riforme. Ma a prescindere dai nomi la cosa più importante è ritrovare unità tra le varie componenti”.
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Chiellini porta l’esempio delle due leghe commissariate: “Non si riesce a fare niente, perché non c’è la voglia di venirsi incontro. E così il calcio è un po’ fermo. Siamo tutti importanti, ma la verità è che gira tutto attorno alla Nazionale, che è quella che muove il Pil”.
E sul suo futuro dice: “Le scelte a caldo non si fanno mai. A freddo avevo pensato di smettere dopo il Mondiale per gestire al meglio le energie. La cosa migliore è valutare con meno emozione di quella che c’è adesso. Ma a San Siro ho salutato i compagni, non sapendo se ci sarà un’altra occasione. Noi vecchi speriamo di aver lasciato qualcosa che li possa aiutare, il ricambio generazionale c’è già stato”.
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Ma a chi parla di dissidi con Ventura dopo la Spagna, lui tira dritto: “Ho letto tante di quelle storie: fantasie, favole paragonabili alla famosa rissa di Cardiff che ancora vorrei capire. Prima del ritorno con la Svezia, Ventura ci avrebbe promesso le sue dimissioni anche in caso di qualificazione? Sono tutte favole”.
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