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Campedelli: “Cinesi? Non basta pagare gli stipendi”. Balotelli…

Luca Campedelli si coccola il suo Chievo. Una favola che va avanti da anni, frutto di una gestione oculata. Alla faccia dei cinesi che avanzano: “Hanno i soldi ma sono lontani – afferma il presidente dei clivensi a La Gazzetta dello Sport -. La nuova proprietà dell’Inter dice solo ‘fozza inda’, Thohir in Lega interviene meno di me. Io quasi tutti i giorni vengo agli allenamenti, è importante. Non basta pagare gli stipendi“. E sulla situazione in Lega: “Un Leicester in Italia è molto improbabile: la Juve è fuori categoria, Roma e Napoli sono molto forti. La Serie A a 18 squadre non cambierebbe nulla, bisogna cercare nuovi introiti. Si parla di giocare a Santo Stefano per valorizzare il prodotto, ma è riduttivo. Sarei favorevole a una trasmissione limitata delle partite delle ore 15, ma il problema sono gli stadi: oggettivamente vecchi. Comunque se ci fosse la diretta tv a volte le assemblee di Lega avrebbero uno share sui livelli del Festival di Sanremo. Galliani presidente? Riduttivo per lui, potrebbe avere incarichi più importanti in Italia ed in Europa“. Ed il Chievo in estate ha tentato il colpo Balotelli: “E’ buono, il suo problema è la riconoscibilità. Non so se è stato vicino, ma spero ricordi con piacere il nostro pranzo“.

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