Il Chievo rischia la retrocessione: “Plusvalenze gonfiate fino al 9000%”
Il Chievo rischia grosso. Quanto si temeva per il club veneto ora trova conferme sulle colonne della Gazzetta dello Sport, che anticipa alcuni dei dettagli del procedimento a cui sono sottoposti i clivensi assieme al Cesena (che nel frattempo rischia il fallimento e di non iscriversi al prossimo campionato di B) per illeciti amministrativi.
Anche per questo la situazione più critica in termini di sanzioni è proprio quella del Chievo (deferito insieme al suo patron e allora presidente Luca Campedelli), per il quale la Procura Federale, come riporta Alessandro Catapano, potrebbe anche chiedere la retrocessione in B con conseguente ripescaggio del Crotone. Nel vero e proprio mare di operazioni messe in atte tra Chievo e Cesena tra il 2014 ed il 2017, la somma messa a bilancio sarebbe infatti di quasi 67 milioni di euro complessivi.
SERIE B IN STREAMING SU DAZN PER IL PROSSIMO TRIENNIO
Importi messi a bilancio per truffare la Covisoc e rimpinguare il patrimonio netto e “gonfiati”, secondo l’accusa, perché relativi ai c.d. “giovani di serie”, giocatori giovanissimi usciti dai vivai che poi non hanno avuto carriera al di fuori della Serie C e tanti di loro giocano tuttora tra i dilettanti. Le operazioni nel mirino della Procura Federale sono circa 30 (ben 24 delle quali senza che i giocatori abbiano poi stipulato alcun contratto economico): giocatori mai impiegati e subito trasferiti a titolo gratuito in Serie D o persino in squadre della propria regione di residenza.
GDS – FOSCHI TORNA E “PIAZZA I BIG”
L’esempio evidenziato dall’edizione odierna della Gazzetta è quello del terzino classe 2000 Carlo Alberto Tosi, che non ha mai esordito nella Primavera clivense, ma che il Chievo ha ceduto al Cesena l’estate scorsa per 4,5 milioni di euro nonostante un valore di mercato stimato di 50 mila euro (una plusvalenza del 9000%), per poi essere girato in prestito gratuito al Carpi, dove ha collezionato 7 presenze in Primavera 2.
LEGGI ANCHE
che schifo
ecco, anche per questo siamo fuori dai mondiali. Siamo un paese di furbetti, a frosinone toccato il fondo