Stellone: “Nuova società? Concentrati sul Cittadella. Pomini dal 1′”
L’allenatore del Palermo, Roberto Stellone, nel giorno del passaggio di proprietà, è intervenuto in conferenza stampa per presentare l’ultima partita del girone d’andata, contro il Cittadella. Poche parole sulla nuova società e tanta concentrazione per la delicata sfida di domani.
ORE 17.04 – “Giocheremo con la difesa a 4, alcuni cambi sono obbligati, altri erano messi in conto. Qualcosa cambieremo; ci mancano Rajkovic e Aleesami e qualcun altro non ha ancora recuperato. La partita sarà importantissima. Il Cittadella gioca con lo stesso modulo da anni: cercheranno di farci lo sgambetto, dovremo essere umili come sempre e riproporre il match fatto contro l’Ascoli”.
ORE 17.05 – “Ingegneri? Ovviamente è guarito, ma non gioca una partita da tantissimo e alle volte si è fermato per gestire delle infiammazioni. Ormai si allena con regolarità, ma non partirà dall’inizio domani. Ovviamente contiamo su di lui e su tutti: è normale che dobbiamo ruotare più giocatori possibili, ma alle volte ruotarne 27 è impossibile: con 7 difensori centrali è difficile”.
ORE 17.07 – “Vi do la formazione: Pomini; Salvi, Pirrello, Bellusci, Szyminski; Chochev, Jajalo, Murawski; Falletti, Trajkovski; Moreo”.
ORE 17.09 – “Società? Pensiamo solo alla partita e a concludere l’anno nel migliore dei modi: una vittoria sarebbe non dico un segnale alle altre, ma sarebbe molto importante, anche per aumentare il vantaggio. Non ci ponevamo il problema prima, per essere concentrati non ce lo poniamo adesso che le cose sembrano definitive. A noi cambia poco: siamo davvero concentrati sul campo e sulla partita. Magari per il direttore e la parte amministrativa sì, cambia molto”.
ORE 17.11 – “Che aria si respira dopo l’ultima vittoria? Le vittorie sono sempre importanti, ti fanno lavorare con la testa sgombra. Quando in 5 partite fai più pareggi, non dico che inizia un periodo allarmante ma magari vedi che era impensabile continuare a quel ritmo. Nelle ultime 12 abbiamo fatto più punti di tutte. Guardate al Verona, grazie alle ultime 4 partite è di nuovo lì vicino alle prime posizioni. Non abbiamo fatto ancora niente: non dobbiamo adagiarci solo perché siamo primi; ogni squadra se non gioca determinata diventa una squadra normale”.
ORE 17.13 – “Mercato? Sinceramente non ho pensato se la ricapitalizzazione ci può dare qualcosa in più. Sono concetrato sulla partita, poi da domani parleremo con Foschi di entrate ed eventuali uscite. Normale che se poi fai la spesa, dipende da quanto hai in tasca: anche con 0 euro di spesa, la squadra non avrebbe bisogno di nulla”.
ORE 17.15 – “Campioni d’inverno? Se ripetiamo nel ritorno quanto fatto nell’andata, noi non faremo i playoff. Qualsiasi sia il risultato, quando ripartiremo affronteremo tante partite difficili; della classifica di domani interessa nulla, dobbiamo crescere come squadra, come gruppo”.
ORE 17.16 – “Salvi? Deve pensare ad esultare ed esultare (ride, ndr.). Comunque no, sebbene sia un ex non gli abbiamo chiesto cose particolari”.
ORE 17.19 – “Puscas? Quando non si gioca non c’è un’esclusione per forza. Per me non lo è. Ha portato punti con i suoi gol; sta giocando meno, ma sono momenti nell’arco della stagione. La carta Puscas me la gioco a partita in corso: ha già dimostrato di essere determinante così”.
ORE 17.22 – “Pomini? Scelta programmata, dovevamo farlo ruotare, doveva già giocare contro l’Ascoli poi abbiamo fatto altre scelte. Con i giocatori non ho vincoli o pressioni su chi far giocare: se ci fosse poco mi interesserebbe, le mie scelte le faccio con i collaboratori. Se facciamo errori sono fatti in buona fede: e Pomini merita, perché si allena in maniera incredibile. A prescindere dal fatto che sia in scadenza o meno. Rajkovic? Rischiare un giocatore che non sta benissimo ha poco senso, non sarebbe corretto per gli altri: c’è Pirrello, che a Carpi ha fatto una bella partita. Se dico che ho 22 titolari, lo devo dimostrare”.
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