Clamoroso in Moldavia: Sheriff – Partizan, arriva la decisione del governo
Sheriff Tiraspol – Partizan Belgrado non sarà una partita come tutte le altre. La Conference League torna in campo con il turno di “spareggi” (i sedicesimi di finale) ma stavolta in campo scende anche la politica: il match d’andata sarà infatti condizionato da una decisione clamorosa del governo della Moldavia, che conferma le grandi tensioni presenti tuttora nel Paese dell’Est Europa. Ma cosa è successo?
SHERIFF – PARTIZAN BELGRADO: LA DECISIONE DEL GOVERNO, PORTE CHIUSE, ECCO PERCHÉ
La partita si giocherà ma ciò avverrà in un contesto a dir poco surreale. Sheriff Tiraspol – Partizan Belgrado sarà disputata a porte chiuse. La Moldavia (o Moldova secondo la dicitura corrente) prende infatti seriamente in considerazione gli scenari che ipotizzano persino un possibile colpo di stato nel Paese architettato dalla Russia – che dal canto suo smentisce, ndr. -, con attacchi mirati a edifici organizzativi. Al punto da tale da intervenire anche su un evento sportivo come il match di Europa League tra Sheriff Tiraspol e Partizan.
E il calcio che c’entra? Da notare il particolare contesto in cui si trovava già lo Sheriff: questa squadra infatti gioca i suoi match europei non più in casa ma allo stadio “Zimbru” di Chisinau (la capitala moldava). Lo Sheriff è infatti di casa a Tiraspol, che si trova in Transnistria: una regione separatista in cui la UEFA ha imposto il divieto di giocare match europei. Ebbene, il governo moldavo teme ora un possibile colpo di stato – o comunque un contesto all’insegna del disordine – perpetrato persino con militari in incognito. E tra le nazioni nel mirino ci sarebbe anche la Serbia, da cui proviene ovviamente il Partizan. Ecco dunque la decisione del governo moldavo: Sheriff Tiraspol – Partizan Belgrado si gioca senza pubblico.