I comandamenti di Pergolizzi: “Palermo, ecco come vincere la Serie D”
L’allenatore del Palermo, Rosario Pergolizzi, parla in esclusiva al Corriere dello Sport, rivelando alcuni segreti del ritiro del nuovo Palermo (oggi amichevole con il Lascari, poi domani ultimo giorno e rientro a Palermo): “La prima cosa è conoscere i ragazzi, per capire come guidarli. La seconda, l’adattamento al lavoro. In squadra trovi un misto di atteggiamenti e abitudini diversi che vanno integrati, operazione che avviene con il grande che avvicina il giovane e lo indirizza; e con il giovane che comunque comincia a pensare e ad agire alla stessa maniera del più esperto”.
PALERMO: RAGGIUNTA QUOTA 3000 ABBONAMENTI
I rapporti tra giocatori, allenatori e collaboratori sono una parte fondamentale della coesione di una squadra: “Piano piano impareremo a capirci con lo sguardo o con poche parole – dice Pergolizzi. Bisogna creare subito lo spirito giusto: sacrificio, coraggio, motivazioni, grinta, cattiveria. Più dei nostri avversari. La differenza poi la farà la qualità dei singoli e del gioco. Bisogna avere continuità, autostima, essere forti nei momenti belli; umili e tenere i piedi per terra, in quelli negativi. Vorremmo vincere sempre, però arrivare primi è un’altra cosa“.
Pergolizzi svela alcune regole: “Alle 22.30 tutti a letto. Se dimentichi le scarpe è come se non ti presentassi, vuol dire che non sei concentrato. Anche fuori dal campo vieni punito se arrivi con due minuti di ritardo, guai se il telefonino squilla a tavola, i vestiti al magazziniere vanno restituiti in maniera ordinata per come li hanno ricevuti. E ancora, attenzione maniacale alla dieta“.
PRES. LASCARI: “SARÀ UNA GIORNATA DI FESTA”
A livello di preparazione, il Palermo è in ritardo ma Pergolizzi non demorde: “Cerchiamo soprattutto intensità, abbiamo saltato una settimana: avremo alti e bassi, l’andamento giornaliero dei singoli viene monitorato attraverso il GPS. Ci serve giocare. Ti puoi allenare quanto vuoi ma sappiamo che al debutto, a Marsala, sarà un’altra musica. In quanto al modulo, mi piace dare certezze ma anche cambiare in corsa, non voglio appiattirmi su un solo concetto per non dare punti di riferimento all’avversario. Dobbiamo raggiungere la C“.
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Spero che tu la rangiuggi, ma ho seri dubbi una squadra fatta da tutti ragazzini e tre over e un allenatore che ha collezzionato solo esoneri
Ecco un Fulgido esempio di cosa vuol dire “Pensa Positivo”.
Questo fra sei/sette partite e’ a casa!!!
un altro pensatore positivo! Perché sei/sette e non la seconda direttamente??
chi…”disturba”…ad arte…non puo’ avere pensieri positivi…
@Francesco2 non so come definirti: guastatore? iettatore? autolesionista? troll? non credo tu possa essere definito un vero tifoso se esprimi questi pensieri, giudicando prima ancora di cominciare…..
Forse……………………………..