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“Combine” Catanzaro – Avellino, deferimenti della Procura Federale: gli scenari

La Procura Federale ha completato le indagini sulla gara Catanzaro – Avellino della stagione 2012/2013 di Lega Pro girone B, penultima giornata di campionato nella quale ci sarebbe stato un tentativo di combine tra le due squadre.  Il match fu vinto dagli irpini per 0 -1, ma gli accordi predevano un pareggio per permettere all’Avellino di essere promosso e al Catanzaro di evitare i playout. Il Perugia però, vincendo la sua partita, ha fatto saltare tutti i piani. La FIGC, tramite un comunicato, rende noti tutti i deferiti dalla Procura dell’ambito dell’inchiesta denominata Money Gate. Tra di essi spicca l’attuale presidente degli irpini Walter Taccone.

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“Esaminati gli atti e valutate le risultanze dell’istruttoria espletata, il Procuratore Federale ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Walter Taccone, all’epoca dei fatti Presidente dell’U.S. Avellino 1912, Vincenzo De Vito, all’epoca dei fatti Direttore Sportivo dell’U.S. Avellino 1912, Giuseppe Cosentino, all’epoca dei fatti Presidente del Catanzaro Calcio 2011, Armando Ortoli, all’epoca dei fatti Direttore Sportivo del Catanzaro Calcio 2011 e Andrea Russotto “per avere tutti, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il conseguente risultato finale della gara Catanzaro-Avellino […] – si legge –  . Deferiti anche Francesca Muscatelli, all’epoca dei fatti soggetto ex art. 1 bis, co. 5, del C.G.S. e Marco Pecora, all’epoca dei fatti Amministratore Delegato del Catanzaro Calcio 2011 s.r.l. per aver violato il dovere di informare senza indugio la Procura Federale di essere venuti a conoscenza della ‘combine’ riguardante la gara Catanzaro-Avellino del 05/05/2013. Per i comportamenti posti in essere dai propri dirigenti, le società U.S. Avellino 1912 e Catanzaro Calcio 2011 sono state deferite a titolo di responsabilità diretta e oggettiva”.


“Il Procuratore Federale ha inoltre deferito Giuseppe Cosentino e Marco Pecora, all’epoca dei fatti, rispettivamente, Presidente e Amministratore Delegato della società Catanzaro Calcio 2011 per aver concertato di proporre e concordare con Francesco Cozza, allenatore della prima squadra del Catanzaro Calcio 2011 per la stagione sportiva 2012/13, la risoluzione consensuale del contratto che lo legava alla Società fino al 2015, mediante la dazione ‘in nero’, allo stesso, di una cospicua somma di denaro in contanti (corrisposta nella misura di € 119.00,00), a titolo di buonuscita per il Cozza e il suo staff – prosegue il comunicato della FIGC – . Il Catanzaro Calcio 2011 è stato deferito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva per le condotte ascrivibili ai suoi dirigenti.E’ stato infine deferito alla Commissione Disciplinare presso il Settore Tecnico Francesco Cozza, all’epoca dei fatti allenatore della prima squadra della società Catanzaro Calcio 2011 per aver accettato di risolvere consensualmente il contratto che lo legava alla società fino al 2015, ricevendo il pagamento ‘in nero’ di una cospicua somma di denaro in contanti (pari a € 119.000,00) a titolo di buonuscita per sé e il suo staff”.

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