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“Concordato in bianco” per il vecchio Palermo: 60 giorni per evitare il fallimento

Novità di rilievo nella procedura prefallimentare che riguarda il vecchio Palermo, quello di Arkus, escluso dal campionato di serie B per non avere regolarizzato l’iscrizione nei tempi e modi previsti dalla Federcalcio. Il collegio della sezione fallimentare del Tribunale di Palermo, presieduto da Gabriella Giammona, ha ammesso la procedura del cosiddetto “concordato in bianco”: in pratica sono stati concessi 60 giorni di tempo alla Us Città di Palermo, rappresentata dall’avvocato Antonio Atria, per la presentazione di un congruo progetto di liquidazione.

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Contestualmente sono stati nominati come commissari giudiziari l’avv. Calogero Pisciotta ed il commercialista Gabriele Palazzotto. Il Palermo, insomma, può ancora evitare il fallimento, con tutte le conseguenze che esso comporta, a patto però di produrre un credibile piano di parziale soddisfacimento dei tanti creditori che hanno già “bussato alla porta”.

Un’impresa possibile, anche se tutt’altro che facile. I debiti del Palermo, compresi quelli relativi alla ormai famosa cessione del marchio, ammontano a una 40ina di milioni di euro, tra questi vanno inserite anche le ultime mensilità per i giocatori (adesso svincolati) e per i dipendenti che ancora non sono stati formalmente licenziati anche se non hanno più la sede di lavoro. Va tenuto conto che il Palermo ha ancora delle attività ed è ancora creditore per alcune somme legate anche alla compravendita di giocatori. E qualche giorno fa sono entrati in cassa i soldi derivanti dalla cessione definitiva di Posavec: si parla di una cifra superiore al milione di euro. Ma è evidente che per evitare il fallimento occorrerà una robusta iniezione di liquidità.

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16 thoughts on ““Concordato in bianco” per il vecchio Palermo: 60 giorni per evitare il fallimento

  1. Questa liquidità necessaria chi la metterebbe ? I Tuttolomondo gli unici soldi che hanno uscito sono stati per pagare Lucchesi.

  2. E chi li dovrebbe mettere questi soldi? I burattini (tuttolomondo) o mangiafuoco (zamparini). Ma mi facciano il piacere. Come al solito si prende tempo inutilmente e soprattutto lo si concede. Se questi signori avevano questi denari perche non avrebbero dovuto pagare la fideiussione?

  3. Quando un’impresa cerca di evitare il fallimento vuol dire che conviene ai suoi soci. In questo caso non capisco chi, e soprattutto perché, dovrebbe mettere soldi in una attività morta e sepolta. Aspetteremo 60 giorni, e poi ci sarà il fallimento.

  4. Io temo che finisca a tarallucci e vino i soldi li uscirà l’innominabile per evitare la bancarotta..
    Spero che almeno glieli facciano pagare tutti e non una minima parte, altrimenti mi viene da pensare che era tutto previsto

  5. perchè una società acquisterebbe un’azienda ultraindebitata per poi non salvarla e si impegnerebbe a npn farla fallire pur sapendo che non potrà più produrre reddito ?
    io penso che gli siano stati accordati i 60 giorni per vedere cosa fanno per poi agire con ancora più frecce nell’arco della magistratura.

  6. Purtroppo troppi ignoranti in materia commentano senza nemmeno sapere di cosa parlano……detto ciò Zamparini quando si e’ stufato dei Palermitani magari non si sarà comportato bene e ha lasciato andare la società alla deriva anche per non essere definitivamente travolto dalla sua crisi finanziaria….ma resta il più grande Presidente di tutti i tempi che ci ha fatto vedere calcio e calciatori

    1. mai servo dei padroni, non importa quale risultati abbia portato, bisognerebbe invece farla finita con il calcio business dei padroni, e’ l’unico obiettivo per cui valga la pena impegnarsi

  7. Mic abbi la decenza di tacere su Zamparini. Hai visto la partita di domenica che è stata di una noia mortale? Ti rendi minimamente conto che saranno quasi tutte così? Hai capito dove ci ha fatto sprofondare il tuo grande idolo?

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