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Conte in conferenza stampa: “Fase 2 rischio calcolato, dobbiamo ripartire”

“Ci prendiamo un rischio calcolato, da lunedì si riparte. Dobbiamo ripartire”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato così il nuovo Dpcm che segue il decreto rilancio e fissa ufficialmente la riaperture di molte attività economiche e nuove regole per gli spostamenti.

—-> CONTE SUL CAMPIONATO: “ASPETTARE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA”

Conte sottolinea: “I dati sono incoraggianti. La curva epidemiologica potrebbe tornare a salire, ma dobbiamo affrontare il rischio: altrimenti non potremo mai ripartire; dovremmo aspettare il vaccino e non ce lo possiamo permettere”.

Il premier sottolinea la necessità di rispettare i protocolli per le attività produttive, mentre sul fronte spostamenti conferma: “Da lunedì niente più autocertificazione all’interno di una regione. Da una Regione a un’altra invece ci si può spostare per i motivi già noti: questi rimarranno limitati fino al 3 giugno, ma se i dati continueranno a essere incoraggianti, potremo presto tornare a muoverci in tutta Italia senza limitazioni”.


TUTTE LE DICHIARAZIONI:

ORE 21.05 – “Confido che il decreto rilancio vada in Gazzetta domani, mentre il Cura Italia è in conversione. I tecnici stanno lavorando. Richiesta di sostegno da FCA e società capogruppo che non hanno sede in Italia? Se ne può beneficiare e perché ha i requisiti, non è un privilegio concessole. FCA ha fabbriche in Italia, con tanti lavoratori. Affronteremo la questione nel decreto semplificazioni, perché c’è un problema di competizione fra gli ordinamenti. Il punto è rendere più attraente il nostro ordinamento giuridico. Introdurremo modifiche societarie per fronteggiare la competitività di altri paesi, anche sul fronte fiscale; non intendiamo più concedere questi vantaggi”.

ORE 21.03 – “Anno fiscale bianco per far ripartire l’economia? Noi concediamo già tante agevolazioni fiscali. Un anno bianco significherebbe creare un gravo ammanco nel bilancio dello Stato ma non ce lo possiamo permettere”.

ORE 21.01 – Ipotesi buoni patriottici? Sul mio tavolo ci sono tante proposte per lo sviluppo sostenibile dell’economia: non escludiamo nulla, ma il primo pensiero e il piano europeo degli strumenti finanziari, dobbiamo fare in modo che il Recovery Fund sia consistente, sganciato dai criteri tradizionali e abbiamo una cospicua parte a fondo perduto e meno finanziamenti”.

ORE 20.57 – “Su quali dati ci basiamo? Il piano nazionale di monitoraggio è molto sofisticato e non mi risulta che gli altri Paesi abbiano un piano così articolato. E’ questo che ci permette di affrontare con fiducia la Fase 2, altrimenti riaprire sarebbe stato irresponsabile. Sono stato molto chiaro, il Dpcm è chiaro: qui non c’è uno scarico di responsabilità, non si gioca con l’emergenza. Ci sono una ventina di parametri che alla fine danno dei risultati. La Lombardia? Ai lombardi dico di affidarsi al proprio senso di responsabilità, ma non abbiamo motivi per dire alla Lombardia di non riaprire, perché è in una fascia che giustifica la chiusura. Così come per ogni regione. E’ chiaro che lo Stato avrà una funzione di vigilanza e coordinamento. Se la curva risale, certo che siamo pronti a intervenire. Questo governo la faccia ce la mette sempre”.

ORE 20.52 – “Siamo in situazioni di distanziamento, ma cercheremo di garantire le manifestazioni pubbliche di carattere politico. Non mi permetto di sindacare le iniziative di chi vuole esprimere il proprio dissenso. Andrò in Parlamento la prossima settimana e come sempre andrò lì soprattutto per ascoltare. Ogni intervento può essere uno stimolo a far meglio. L’usura? Il rischio di cadere nei circuiti criminali è alto per tanti. Stiamo monitorando la situazione e non ci rassegneremo. Nel decreto rilancio abbiamo semplificato dei passaggi, ma il taglio della burocrazia è certamente la più difficile. Vogliamo riuscirci, spero che i cittadini si sosterranno”.

ORE 20.50 – “L’incontro con Gravina e la ripresa dei campionati di calcio? Il ministro Spadafora sta seguendo lo sport con grande attenzioni ed è molto responsabile, così come tutto il governo. Per indicare una data, dobbiamo vedere se si realizzano le condizioni per la ripresa dei campionati (e non solo del calcio, ma di tutte le discipline sportive) in massima sicurezza. In questo momento questa massima sicurezza non c’è, ma speriamo si realizzi quanto prima”.

ORE 20.46 – “Rapporto Stato-Regioni? E’ un tema che apre una riflessione e dovremo farla, vedremo se potremo migliorare il riparto delle competenze. Gestire un’emergenza con questo assetto denuncia delle difficoltà e delle farraginosità: immaginate se la disponibilità di tutti non ci fosse stata. Sulla politica industriale bisogna intervenire: piccolo e bello, ma se si consolida è ancora più bello; bisogna favorire la capitalizzazione. E nel decreto rilancio ci sono state agevolazioni in questo senso. E dobbiamo difendere i nostri campioni”.

ORE 20.43 – “Non è vero che stiamo perseguendo una strategia su test e monitoraggio: la strategia è in 5 punti e Istat e Inail individueranno le persone per effettuare i test sierologici, che partiranno nei prossimi giorni così come la sperimentazione dell’app Immuni. Certamente occorre del tempo per raggiungere un campione significativo, ma grazie a questi strumenti avremo numeri molto indicativi. Ventilatori e mascherine? Nei primi giorni era quasi impossibile trovarne; i numeri dimostrano la bontà dell’operato del commissario Arcuri”.

ORE 20.40 – “Non dobbiamo farci distrarre da certe questioni. Ringrazio tutte le parti sociali, perché pur con qualche polemica siamo tutti concentrati per raggiungere lo stesso risultato. Un pensiero al mondo del giornalismo e dell’editoria, con tante testate in difficoltà: qualche misura c’è, ma cercheremo di prestare attenzione e siamo sensibili al tema della libera informazione”.

ORE 20.38 – “Dopo il decreto semplificazioni, investiremo sull’Italia che vogliamo: più verde, più digitale”.

ORE 20.35 – “Mi rendo conto che per molti alla riapertura non corrisponderà ripresa economica. Ho ricevuto tante lettere, ho letto molti messaggi: mi rendo conto che il dl rilancio non è la soluzione a tutti i problemi economici, ma stiamo cercando di dare una mano e permettere a tutti di ripartire. Con questa manovra gettiamo un ponte per contenere l’impatto della crisi e costruire il nostro futuro, a cominciare da scuola, università e ricerca. Non possiamo permetterci di fermarci, dobbiamo far correre la nostra economia e ora ci dedicheremo al decreto sulle semplificazioni e sugli strumenti finanziari”.

ORE 20.34 – “Le regioni potranno assumersi la responsabilità di ampliare o restringere i divieti. Regioni come la Lombardia sono in una fascia di rischio moderato; stanno combattendo la battaglia più dura. Abbiamo previsto misure anche per i soggetti con disabilità e procediamo con gradualità e prudenza alla riapertura delle attività produttive”.

ORE 20.32 – “Da lunedì 18 maggio riaprono le attività commerciali, a patto di adottare misure di distanziamento e sicurezza previste dai protocolli. Lo stesso vale per gli stabilimenti e i luoghi di culto. Ripartiranno anche gli allenamenti sportivi delle squadre, anche il calcio. Dal 25 maggio riaprono palestre, dal 15 giugno riapriranno cinema e teatri”.

ORE 20.30 – “Da lunedì niente più autocertificazione all’interno di una regione e si potranno rivedere gli amici, anche andare in un negozio. Resta il divieto di creare assembramenti nei luoghi pubblici e di uscire di casa se si hanno sintomi febbrili. La mascherina dovrà essere indossata in alcuni specifici luoghi ed è consigliata in luoghi affollati. Da una Regione a un’altra ci si può spostare per i motivi già noti: questi rimarranno limitati fino al 3 giugno”.

ORE 20.29 – “Si tratta di un rischio calcolato, la curva epidemiologica potrebbe tornare a salire. Dobbiamo affrontare il rischio: altrimenti non potremo mai ripartire; dovremmo aspettare il vaccino e non ce lo possiamo permettere”.

ORE 20.28 – “Siamo nelle condizioni di affrontare la Fase 2 con prudenza ma con fiducia. Abbiamo predisposto un piano nazionale di monitoraggio e flussi informativi con le regioni: dovranno essere puntuali e questo ci consentirà di tenere sotto controllo la curva epidemiologica e di intervenire per fronteggiare casi nuovi. Le regioni collaboreranno per far rispettare le regole di distanziamento e le misure di sicurezza”.

ORE 20.26 – “Ieri abbiamo approvato il decreto che ci permette di entrare nella Fase 2, oggi le norme attuative. Entriamo nella fase 2 con voglia di ricominciare ma con prudenza”.

ORE 20.23 – Atteso fra poco l’inizio della conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlerà in conferenza stampa stasera per illustrare i nuovi decreti e le misure previste a partire dal 18 maggio. Per la prima volta sarà presente in sala anche una delegazione dei giornalisti.

L’inizio della conferenza era atteso non prima delle 19.45 ed è previsto in serata: appena disponibile in questa pagina il video in streaming dell’intervento del premier Conte.

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