Corini: “C’era divario col Venezia, ma non così netto. Per la A ci sono anche i playoff”
Niente da fare per il Palermo che perde col Venezia senza dare seguito al successo col Lecco. Il 3 a 0 dei lagunari è una batosta per i rosa che incassano anche i fischi dei tifosi.
Il Venezia “ha meritato di vincere” secondo un affranto Eugenio Corini, intervenuto nella conferenza post partita del Barbera. “C’è un divario e bisogna accettarlo, sono stati più bravi di noi. La sconfitta fa male, sapevamo quanto fosse importante in ottica secondo posto. Ma hanno fatto meglio loro”.
Tecnico e squadra sono stati sommersi da cori e fischi. “Fanno male ma li devo accettare, è il mio lavoro. È un momento doloroso, comprendo la delusione e sento la fiducia di giocatori e società. Il campionato riserva l’occasione di andare in Serie A anche con i playoff: la strada per la promozione diretta si è fatta più complicata per noi”.
Poi i singoli. “Lund e Nedel li ho dovuti cambiare per problematiche fisiche. Ho voluto mettere Vasic per attaccare quella zona con una fisicità diversa. Ho cercato di inserire Traorè sotto la punta e con Soleri volevo giocare con due attaccanti vicini. Lund e Aurelio si sono divisi bene il campionato. Verrà valutata la presenza dello statunitense in nazionale. È un ragazzo giovane, si deve adattare, speriamo che non sia un infortunio grave”.
“Il primo gol preso è un loro cambio di gioco dove sapevamo di dover chiudere – l’analisi del “Genio” -. Sul secondo c’è stata una incomprensione tra i due centrali. Dal punto di vista offensivo abbiamo prodotto ma loro si difendevano bene. C’è stato un divario ma non netto come certifica il risultato”.
“La delusione è forte, la squadra ha dimostrato di aver verve per ripartire nei momenti più complicati. Gestiremo la sosta per lavorare al meglio, dobbiamo curare questo dolore e rigenerarci. Cambio di modulo? Sarà una valutazione che farò. Avremo otto partite per stare dentro al campionato, ci sono due promozioni dirette e una dopo. Dobbiamo fare il meglio possibile”, conclude.