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Corini e la forza delle idee: ora il Palermo è diventato grande

FOTO PEPE / PUGLIA

Eugenio Corini è sempre andato avanti per la sua strada e ora arrivano anche le soddisfazioni. L’allenatore del Palermo sta raccogliendo i frutti di un percorso iniziato tra mille difficoltà – che ha avuto dei momenti difficili come le tre sconfitte consecutive (Frosinone, Südtirol, Ternana) o dopo la gara col Venezia – e sta facendo cambiare opinione anche ai moltissimi detrattori che negli ultimi mesi lo avevano ‘demolito’.

“Massimo rispetto per quello che ha fatto da calciatore ma Corini non è buono come allenatore”. “Corini è troppo ‘moscio’, Baldini era un’altra cosa”. “Bene i risultati utili consecutivi ma con quest’organico dovremmo essere nei primi tre posti”. “Corini continua a non convincere, sbaglia tutte le sostituzioni”. Sono solo alcuni dei ‘tormentoni’, i commenti più ricorrenti che sono arrivati in migliaia sulle pagine social e sul sito di Stadionews. E poi le critiche all’abbigliamento, con l’odiata polo nera, il “gioco” che non c’è (un concetto misterioso e poco definibile). Insomma, l’allenatore del Palermo (e tutta la squadra) “ha dovuto mangiare tanta merda” negli scorsi mesi, per citare parole sue in una conferenza stampa di dicembre.

L’atteggiamento di Corini, però, è sempre stato propositivo: non ha mai risposto apertamente alle critiche, ricordando l’importanza di aver pazienza lungo il percorso intrapreso dalla squadra. La fiducia nelle proprie idee è stata la chiave, non solo per l’allenatore ma anche per la proprietà, che ha impiegato un lungo periodo per scegliere il nuovo tecnico dopo le dimissioni di Baldini e gli ha dato fiducia nei momenti più complicati. La sintonia tra staff tecnico e dirigenziale si è palesata anche durante la sessione invernale di calciomercato, quando sono stati esauditi tutti i ‘desideri’ di Corini (sfoltimento della rosa e innesti di qualità).


Corini ha dato un’identità al Palermo, che ora è diventato ‘grande’. Lo dicono i numeri post-Terni: in 15 partite sono arrivate 7 vittorie, 6 pareggi e due sconfitte di misura con Cosenza e Venezia (per una volta con Brunori protagonista in negativo). E da dicembre in avanti sono 9 risultati utili di fila (la striscia aperta più lunga al momento in Serie B), con tre vittorie consecutive tra gennaio e inizio febbraio; nello stesso periodo solo il Frosinone ha fatto meglio in termini di punti conquistati (20 i ciociari, 19 i rosanero).

Corini è stato bravo a cucire un ‘vestito’ tattico che fa sentire i giocatori a proprio agio. Il 3-5-2 ‘ibrido’, che si trasforma in 4-4-2 nella fase di non possesso, ha dato solidità ed equilibrio al Palermo e ora che i rosanero sono più sicuri si vede anche più fluidità in fase offensiva. La squadra sa leggere i momenti della partita, è in grado di abbassare il baricentro e ripartire, verticalizzare subito cercando Brunori, alzare il pressing o provare a palleggiare. E ancora devono essere inseriti i nuovi arrivi, che almeno sulla carta hanno alzato il tasso qualitativo; Tutino e Verre stanno rimanendo in panchina inizialmente, il posto da titolare va guadagnato e non si fanno sconti a nessuno.

Dove può arrivare il Palermo? Con 34 punti, e 15 partite da giocare, non si può dire chiuso il discorso salvezza – che rimane il primo obiettivo della società – anche perché la classifica è ancora molto corta (ma si sta cominciando a ‘sgranare’). Corini, però, è stato chiaro anche nella conferenza stampa post vittoria con la Reggina (voluta e cercata dopo il pari fortunoso della squadra di Inzaghi): “Sogno di vincere col Genoa“. I tifosi rosanero spingono forte – il settore ospiti del “Ferraris” sarà pieno – l’ambiente si è compattato, e al “Barbera” sembra essere tornata la magia degli scorsi playoff.

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24 thoughts on “Corini e la forza delle idee: ora il Palermo è diventato grande

  1. Ma dove sono coloro che ne chiedevano il licenziamento? Anzi addirittura le dimissioni…
    Erano tanti.
    Oggi fanno finta di nulla…

    1. Io penso a chi si occupa di pubblicare i commenti, che alle 7:49 di un gelido martedì di febbraio, sette e quarantanove, trova già questo che l’aspetta con la sua boiata quotidiana. Un incubo.

  2. Una notevole faccia tosta questo dario che gioca d’anticipo per sparare una bordata contro nessuno. Casomai quelli che chiedevano il licenziamento di Corini erano alcuni (io non mi ricordo) come lui. Detrattori della prima ora via via smentiti. Lui stesso contiunua ogni giorno a sparare a zero sul CG (incompetenti; “ho parlato male di questi signori e sono stato insultato” (e ci credo) e sulla “vergogna” di due campagne acquisti dove spesso diceva “questi acquisti li potevano fare pure Polizzi e Ferrara”. Insomma il primo a timbrare il cartellino è lui. Una mossa che sa di “excusatio non petita accusatio manifesta”. Ma ormai il danno è fatto. A nulla vale ogni sua parola, dove attacca il Direttore per mezzo voto in più o in meno su Mateju “il rumeno”, come Pierozzi mancino, come Saric “slavo”(mi è bastata mezz’ora per capire che è scarso), Nedelcearu pure lui rumeno (toh questa volta ci ha azzeccato) e Sala retrocessi; acquisti di serie C, (Aurelio) due scommesse (Graves e Masciangelo (!), e scarti degli altri (Verre). “A Parma esultano per essersi liberati di Tutino”. Corini (non c’è gioco), prova e riprova senza capirci nulla. Uno scandalo il triennale a Di Mariano (lui e Rinaudo amici). Questo il repertorio di questo carneade sciarriato con il calcio e con l’intelligenza. E ancora: una vergogna non avere sostituito Elia (Valente titolare inamovibile), una vergogna non avere un sostituto di Brunori (entra Soleri e segna). Aspettiamo un’altra perla di questo scienziato che ci faccia vincere a Genova. Ecco, da detrattore insciente può diventare un talismano. Parlaci male ancora di chi vuoi tu. Magari ci risolve la partita a Marassi. Hai una seconda opportunità. Riciclati in questa veste, Non ne hai azzeccata una che fosse una. Rivitalizza Vido (suggerimento) e avrai completato l’opera. Certo se il campionato finisse oggi, avrebbe ragione lui. Dovevamo consolidare la categoria (abbiamo un piede e mezzo in serie C) ma siamo in zona play-off. E’ evidente che il CG ha fallito miseramente il suo obiettivo. Ecco, questo è il tale dario che attacca “chi voleva licenziare Corini” ah ah ah che soggetto…

    1. Te ne sei dimenticata una, tra le tante castronerie e tra le più clamorose: quella che Pigliacelli a gennaio andava via per manifesta scarsezza

  3. ha fatto cambiare idea a molti detrattori, ma non a tutti. Incredibilmente c’è ancora qualcuno che si ostina a non vedere la realtà. Copio un commento pubblicato sotto le formazioni ufficiali di palermo reggina: “Questi allenatori che chiedono i rinforzi e poi non li fanno giocare io li licenzierei subito. Ieri l’allenatore del Bari ha fatto giocare titolare l’attaccante Esposito acquistato in settimana e ha fatto gol..”
    Un consiglio spassionato, levateci mano.
    PS voglio ribadire un concetto che ho già espresso in passato. La pazienza, i progetti a lungo termine, la pacatezza sono tutti concetti che nel calcio non vanno. I tifosi fanno fatica ad accettarli perchè vogliono tutto e subito. Inoltre a Palermo siamo stati abituati da anni di zamparinismo (pace all’anima sua gli voglio bene) che alla prima difficoltà la soluzione è fare fuori l’allenatore. Può andar bene in alcuni casi per dare la scossa ma in altri no (basti guardare gli anni in cui abbiamo cambiate due tre allenatori e siamo solo sprofondati). Certe volte è necessario lasciare lavorare le persone e Corini ne è la dimostrazione, 9 risultati utili consecutivi non si ottengono per caso, è un dato di fatto. E di questo il merito è del CG che lo ha lasciato fare in barba a tutti quelli che volevano la sua testa. Se Corini non avesse sentito la loro fiducia (più volte da lui ribadito) non sarebbe riuscito a ribaltare la sua situazione. Un consiglio spassionato, come vi siete dovuti rendere conto che Corini non è Baldini (per fortuna) ma è comunque capace di ottenere risultati eccellenti, così vi dovete rendere conto ed accettare che il CG non è Zamparini ed il suo modo di agire è diametralmente opposto

  4. Meno male. Non è successo nulla. Mi aspettavo titoli a nove colonne e qualche editoriale di fuoco. Situazione normale invece, anche qui: Notizie su Corini e il Palermo che è grande e vincerà. Nei commenti, come al solito,  GIGIniellu GIGI IDK e i suoi nick che bisticciano tra loro (9 commenti su 9 – incredibile ma vero -). //// Così La Repubblica ieri, in tarda sera, tra le ultimissime: ‘Il Manchester City trema’ ‘ L’impero di Mansour rischia davvero di sgretolarsi’. Cioè, tifoso rosanero (che tifavi per il fallimento), si parla di Manchester City e di 113 ‘tracchiggi’ dal 2009 ad oggi, rispetto ai quali quelli della ‘Rubentus’ sono paragonabili alle innocenti bombette puzzolenti di Carnevale. Stipendi a nero, sponsorizzazioni gonfiate, plusvalenze taroccate etc.etc. ////. Ma forse son solo chiacchiere.

  5. Palermo Reggina conferma che lo stadio pieno è inutile se non controproducente.
    Tutino si è mangiato il gol perchè sentiva la pressione di uno stadio pieno.
    Mi gioco la qualunque che nello stadio vuoto contro il bari avrebbe segnato.
    Poi paradossalmente a tratti c’era più tifo per palermo cagliari e palermo bari con molta meno gente che non contro la reggina con lo stadio pieno.
    Alla fine chi cantava e tifava era lo stesso numero, ma in uno stadio semivuoto si sentiva 10 volte di più, mentre in uno stadio pieno era un tifo frenato.
    E poi come ha detto l’amico Solorosanero l’altro giorno riferendosi alla partita in occasione di Palermo triestina lo stadio era pieno di facciuoli, strisciati e occasionali.
    I veri tifosi erano 5mila come sempre

    1. “Palermo Reggina conferma che lo stadio pieno è inutile se non controproducente.”
      AHAHAHAHAHAHAHAH
      Sei lo stesso che l’anno scorso scriveva “Ai playoff è meglio non andarci” ahahahahahahahah
      Mi fai troppo ridere, scrivi più ti spesso!

    2. ok ragazzi dalla prossima lo stadio vuoto eh, che sennò i giocatori sentono la pressione…ma ti rendi conto di quello che dici? pur di avvalorare la tua tesi assurda e strampalata che lo stadio pieno è controproducente (e porta male!) addirittura tutino avrebbe sbagliato il rigore perchè schiacciato dalla pressione dei tifosi. non sai più che inventarti. domenica abbiamo vinto anche perchè c’erano 25000 tifosi a spingere la squadra

      1. Mi dispiace non sono Dario. Hai sbagliato persona. Cerco di essere realista, e nel bene e nel male spero sempre il Palermo vinca. Ma inutile prendersi in giro. Le cose bisogna anche guardarle con obiettività.

  6. Ancora ad attaccare i tifosi? Ma lo capite o no che il tifoso non è razionale? Voi giornalisti vivete di pane e razionalità il tifoso no. Ad inizio stagione Corini steccava partite e il Palermo giocava in modo pessimo, tanto quanto continua a giocare adesso. La differenza è che ora la squadra si conosce meglio e giocano meglio insieme e con più ordine. Merito di Corini sicuramente, ma anche e soprattutto della squadra. Con Corini in pachina potremo azzeccare la A forse il prossimo anno, (anche se vorrei quest’anno) ma scordiamoci che sia un’allenatore da futuro perché alla lunga la mancanza del “bel gioco” si farà sentire e verranno meno pure i risultati, a calcio si vince giocando e questo Palermo non gioca. E il pragmatismo paga solo ad un certo punto, prima o poi ce ne accorgeremo tutti. Lasciate in pace i tifosi, i tifosi fanno i tifosi che pagano per vedere uno spettacolo, voi giornalisti siete pagati per fare cronaca fate quella e pace.

      1. Mi dispiace non sono Dario. Hai sbagliato persona. Cerco di essere realista, e nel bene e nel male spero sempre il Palermo vinca. Ma inutile prendersi in giro. Le cose bisogna anche guardarle con obiettività.

  7. X francesco m: si si tutino avrebbe calciato meglio il rigore senza la pressione di quello stadio pieno, ne sono certo.

    x bruno: ma cosa ci ridi? il riso abbonda nella bocca degli…
    Così come non è leale riportare una frase a metà perchè ne cambia il senso.
    Ho scritto e lo ribadisco: ai play off è meglio non andare come l’anno prima per perdere. Ai play off si va per vincere.
    E lo scrivo anche quest’anno.
    Così come in serie A si va per rimanerci non per accucchiare malafiura e scendere subito.
    Per questo motivo serve la programmazione e le società importanti programmano le promozioni quando sanno di potere rimanere dignitosamente nei campionati superiori.

    1. tutino ha tirato un rigore da sbruffone ed era convinto di segnare, non ha neanche guardato il portiere, per questo ha sbagliato

  8. X francesco m:.
    ma quali 25mila che spingevano? ma in quale film? a tifare i soliti 5mila!
    per il resto era pieno di occasionali, strisciati, facciuoli, gente che non sapeva nemmeno chi giocasse, gente che pensava a tutt’altro, gente che cercava bere e mangiare
    meglio pochi ma buoni!
    conta la qualità non la quantità

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