Corini: “Che emozione tornare al Barbera, Zamparini è motivato”
L’esordio contro la Fiorentina è stato amaro, ma Eugenio Corini pensa già alla sfida di domenica prossima contro il Chievo Verona. Per il tecnico del Palermo un obiettivo chiaro, portare in salvo il Palermo: “Chi mi conosce bene sa che anche a Palermo avevo una grande spinta emotiva e che ho sempre cercato di trasferirla alla gente – racconta Corini a “La Repubblica – Io sono un tipo riflessivo, ma ho il fuoco dentro. Certi atteggiamenti e il linguaggio del corpo sono fondamentali. Si vede tutto molto nero, ma io sono convinto che ci siano risorse importanti. Quando questa energia tornerà indietro a me significherà che avremo creato quel circolo vizioso tra squadra, allenatore e pubblico che ci darà le motivazioni per raggiungere il nostro obiettivo. Serve concretezza e cattiveria agonistica”.
Idee chiare da parte di Corini, così come il rapporto franco con il presidente Maurizio Zamparini: “C’è sempre stata chiarezza di rapporto. Al di là di come è finita la nostra storia, gli ho sempre detto cosa pensavo. La sua chiamata per certi versi è stata sorprendente. Non me l’aspettavo. L’ho trovato molto motivato e con la voglia di cambiare una stagione negativa. Vuole portare il Palermo alla salvezza che città e tifoseria meritano”.
L’opportunità di diventare nuovo allenatore del Palermo è nata una settimana fa, nel pomeriggio di Palermo-Spezia: “Ero a casa e Zamparini mi ha chiamato chiedendomi se potevo raggiungerlo – racconta Corini – La partita stava terminando e ne abbiamo visto un pezzo insieme. Poi abbiamo iniziato una chiacchierata durata due ore e mezzo alla fine della quale il presidente ha voluto e trovato l’accordo. Quando sono uscito da casa del presidente, ho chiamato casa e tutta la mia famiglia naturalmente era felicissima”.
Corini chiede l’aiuto di tutti, compreso quello dei tifosi che chiama a raccolta al Barbera: “La gente di Palermo la conosco troppo bene. È la mia gente. Ne conosco ogni sfaccettatura. Dobbiamo fare in modo che l’amore per la squadra si riaccenda e io farò di tutto perché questo accada. Immagino l’emozione del sottopassaggio e e dello stadio che vorrei vedere pieno. Vorrei essere un tutt’uno con la gente. Un corpo unico per battere il Chievo”.