Corini: “Non possiamo perdere, i tifosi la nostra arma in più” – VIDEO
Una partita fondamentale. Il Palermo vuole dare seguito all’impresa di Genova, per tirarsi via dalla sabbie mobili degli ultimi posti in classifica. Contro il Pescara uno scontro diretto, lo sa bene Eugenio Corini: “Dobbiamo pensare a noi stessi, dobbiamo fare punti noi – afferma il tecnico rosanero nella conferenza stampa di vigilia – . È stato importante farli a Genova dove abbiamo dimostrato coraggio e voglia di crederci. Sappiamo quanto sarà difficile nel proseguo, ma con questa voglia potremo fare bene. Adesso uno scontro diretto determinante per il nostro futuro. Capisco l’importanza delle partite e come prepararle una alla volta: il nostro futuro si determina lavorando bene ogni giorno qui. Sicuramente affronteremo un Pescara che lotterà fino all’ultimo come noi per la salvezza. Di conseguenza sarà una squadra che verrà qui come noi a Genova. L’attenzione dovrà essere massima, dei difetti che solo con concentrazione e voglia di sviluppare le nostre possibilità potranno consentirci di vincere la gara. Non possiamo consentirci di perdere, è una partita troppo importante per noi“.
VIDEO – CORINI PRESENTA PALERMO-PESCARA
L’allenatore rosanero torna sulla gara di Genova, che ha riaccesso gli entusiasmi anche del gruppo: “Sei minuti dopo la vittoria con il Genoa ho fatto esultare i ragazzi com’è giusto che fosse, ma poi ho spiegato al gruppo due concetti. A volte i miracoli accadono, ma una squadra che non vuole retrocedere non può prendere 3 gol. Su questo difetto dobbiamo lavorare, perché non sempre c’è la forza di fare quattro gol. Reagire alla difficoltà, però, è positivo visto che finora non si era visto. L’esultanza di mezz’ora ci stava, poi ho detto ai ragazzi che dovevamo preparare al meglio questa partita con forza morale. Dovremo lottare fino all’ultimo, altrimenti non saremo una squadra forte aldilà delle avversarie“.
Una difesa che continua a subire gol e che ha ricevuto anche le critiche del presidente Zamparini: “In difesa abbiamo avuto qualche difficoltà – rivela Corini -, alcuni ragazzi hanno giocato con alcuni problemi. Lo staff sanitario sta lavorando al massimo, deciderò all’ultimo. Domani non potrò prendermi rischi, ma la cosa importante è aver recuperato Gonzalez. Si è allenato già due volte con la squadra, voglio valutare fino alla fine su chi fare affidamento al netto di acciacchi e condizione atletica. Voglio capire su chi posso rischiare e su chi no. Aspetterò fino all’ultimo“. Ed ancora sulla probabile formazione che potrà scendere in campo domani sera: “Squadra che vince non si cambia? Non sempre, dipende sempre in base alle avversarie. Devo capire quanto hanno inciso i cambi e determinante situazione, la partita precedente è sempre oggetto di valutazione per pensare alla formazione nel match successivo. Quando dico che la rosa è importante è perché nel calcio moderno la strategia è fondamentale, chi è partito dall’inizio domenica potrebbe essere utile nel fare mezz’ora domani. Ho altri due allenamenti per valutare“.
Tanti dubbi di formazione per Corini dunque, che dovrà decidere anche su come schierarsi nel reparto arretrato: “La squadra in determinante situazioni può schierarsi dietro a quattro. Devo però valutare oggettivamente le condizioni dei giocatori. Contro il Chievo abbiamo messo la partita sui canali giusti, ma per loro. La squadra moralmente non è riuscita a ribaltare le cose, pur rimanendo in gara. Il gol a inizio ripresa è stata una mazzata, ma le premesse per domani sono diverse“. Corini punta sulla forza del gruppo: “Lo stimolo che ho cercato di dare alla squadra ha dato una risposta straordinaria. Prima di iniziare l’allenamento lunedì ho detto ai ragazzi di guardare l’esultanza nel 3-3 e nel 3-4. Quella è l’essenza del gruppo, lì c’è l’anima della squadra. Se c’è la voglia di condividere la gioia si può fare bene, bisogna avere un’anima che da senso d’appartenenza. È una cosa su cui punto molto, in un campionato dove abbiamo iniziato in ritardo. Dobbiamo dare continuità“.
Il 3-4 sul Genoa nel segno del rientrante Trajkovski: “La risposta del ragazzo è stata ottimale – afferma un soddisfatto Corini – . Lui ha qualità, e contro il Genoa l’ha dimostrato. È una risorsa importante per noi, ho capito che posso contare su di lui e quando sarà al massimo potrà diventare un ragazzo importante per noi”. E Diamanti? : “Una risorsa importante per la nostra squadra – assicura l’allenatore -. Secondo me a Genova ha fatto veramente bene: chi subentra deve preparare prima la partita, per poi dare una risposta in campo. Quaison? Da lui mi aspetto continui miglioramenti, ha caratteristiche di livello ma anche un margine di miglioramento nelle scelte finali. Attacca bene la porta, ma quando deve finalizzare con un assist o un gol deve ancora migliorare. A Genova ha fatto un bellissimo gol“.
Contro il Pescara solo la vittoria, Corini non firmerebbe per un pareggio: “Non si può preparare una partita pensando di pareggiarla. La squadra prepara bene la partita, ma bisogna creare le premesse per fare gol. A Genova abbiamo approfittato del momento di confusione del Genoa: siamo stati bravi a ribaltare la situazione su un corner loro per fare il 3-4. Bisogna saper leggere i momenti“. Il Palermo alla ricerca della prima gioia al Barbera, fino ad ora otto sconfitte consecutive tra le mura amiche: “Le otto sconfitte consecutive in casa non possono essere un macigno. L’energia positiva deve alimentare un senso di autostima, ma non deve diventare superficialità perché non possiamo fare questo errore. L’apporto del pubblico contro il Chievo è stato fondamentale, un vero e proprio atto d’amore. Domani mi aspetto qualche tifoso in più, loro sono la nostra arma in più. Quando si dà qualcosa la nostra gente risponde subito“.
Il colpo del mercato estivo rosanero è stato Bruno Henrique, che non ha ancora dimostrato in pieno il suo valore: “Ha tempi, sa giocare la palla e sa raccordare il centrocampo – l’elogio di Corini al brasiliano – . Da lui mi aspetto miglioramenti importanti, ma ha anche avuto un problema alla mano che lo ha condizionato. A volte con questo tipo di peso è limitato nel gestire i movimenti del corpo. Mi prenderò tutto il tempo per decidere se farlo giocare o meno, come il resto della squadra. A me piace, sto lavorando per farlo diventare il nuovo Corini. Sarà fondamentale per il Palermo, sia ora che in quello che si potrà costruire intorno a lui. Potrà diventare un giocatore importante, visto che riesce a giocare in diversi ruoli. M’incuriosisce molto, ma in questo momento devo cercare un equilibrio generale“. A secco invece il bomber Nestorovski, ma Corini è tranquillo: “E’ tranquillo, si sta dimostrando un calciatore di livello per la mentalità con cui approccia gli allenamenti. Contro il Genoa ho visto un leader in campo: ha fatto due giocate straordinarie sui gol. Lui lotta e combatte, è un elemento trainante. L’atteggiamento degli attaccanti diventa fondamentale per trasferire energia ai centrocampisti e ai difensori. Su questa alchimia stiamo lavorando, l’atteggiamento mentale è straordinario. Sono felice di come si sta allenando, il gol sarà una logica conseguenza della sua mentalità“.
Con l’avvento di Corini anche Jajalo è tornato al centro del progetto. Il tecnico rosanero spiega perché ha deciso di puntare sul bosniaco: “Jajalo è un giocatore con determinate caratteristiche, a me piace perché non si nasconde mai e si assume le sue responsabilità. L’ho sempre fatto giocare titolare, penso che abbia caratteristiche per fare il mediano perché è bravo in fase d’interdizione. Sa giocare a calcio, faccio completo affidamento su di lui: è adeguato per essere un giocatore fondamentale per noi“. Chiosa finale del tecnico rosanero sul produttivo settore giovanile: “Abbiamo un settore giovanile di qualità, nel resto della stagione possono tornarci utili. Sono in sette oggi qui con noi, sono giocatori di qualità. Deciderò se aggregarli o meno“.