Dopo l’amara trasferta di Firenze, per Eugenio Corini è arrivato il momento dell’esordio sulla panchina del Palermo al Barbera. Una sfida importantissima per i rosanero, che affronteranno la vecchia squadra allenata dal Genio: il Chievo Verona. Il Palermo ha solo la vittoria a disposizione per poter dare una scossa alla classifica e fare la voce grossa nella corsa salvezza.
Prima ancora della partita, Corini intervenuto in conferenza stampa ha ringraziato i tifosi che ieri lo hanno sommerso d’affetto allo store di Via Maqueda: “Il calore dei tifosi è un beneficio per tutti. Io sto cercando di risvegliare la tifoseria palermitana e di avvicinarla alla squadra che ama. L’evento di ieri è stato un gesto importante da parte del presidente e della società”.
L’aiuto dei tifosi sarà importante, ma innanzitutto bisogna pensare al campo e a una sfida difficile come quella di domani: “In questa settimana abbiamo lavorato tanto e bene adesso non ci resta che fare un buon risultato – esordisce Corini – Quella di domani sarà una partita difficile, il Chievo è un avversario forte e solido, sa leggere bene la partita, ha grande esperienza ed è già ben avviata verso la salvezza. È un avversario temibile che ci farà soffrire”.
Per Corini sarà una sfida tra presente e passato, visto che ritroverà davanti a se l’ultima squadra che ha allenato: Voglio scindere il mio importante percorso al Chievo – avverte il tecnico rosanero – È stata una società che mi ha dato tanto e io con loro ho sempre dato il mio meglio sia da allenatore che da calciatore. Il mio rammarico è solo quell’esonero, però nella vita e nel calcio questo succede”.
Di quella esperienza in terra veneta, però, Corini conserva ancora bei ricordi e li racconta con piacere, ma con un pizzico di rammarico: “La prima chiamata da allenatore al Chievo è stata una sorpresa per me, arrivai dopo 5 sconfitte consecutive e fu un campionato importante. Nel percorso ci fu qualche incomprensione non si trovò l’accordo. Fui poi richiamato ma le incomprensioni si sono verificate di nuovo. Ma la voglia c’è sempre stata ecco perchè parlo di rammarico. Non c’è stata sintonia tra la mia testa, dura a volte, e quella della società. I risultati sportivi col Chievo, però, sono sempre stati importanti”.
Ferri corti con la società, ma parole al miele per la realtà ChievoVerona: “Chievo è una realtà consolidata – racconta Corini – C’è amore e spinta verso questa squadra che è nata come una favola ed è diventata una realtà concreta, che ha avuto una grande crescita. Ha dimostrato di meritare la Serie A”.
Dal Corini che due anni fa lasciò Verona ad oggi, però, ci sono stati tanti cambiamenti: “Sicuramente qualcosa ho lasciato da calciatore sia al Chievo che al Palermo – prosegue Corini – Sicuramente la chiamata qui a Palermo, dopo 60 panchine in A, è diversa dai tempi del Chievo dopo aver allenato solo la Lega Pro. Adesso arrivo a Palermo non più maturità, ieri allo store è stato un momento bellissimo e mi auguro un punto di partenza verso un solo obiettivo”.
Messi da parte tutti i ricordi, Corini passa all’aspetto tecnico-tattico e parla dell’attacco rosanero: “Dobbiamo avere la capacità di capire quando dobbiamo attaccare, quando dobbiamo difendere e come dobbiamo farlo. Su questo aspetto, su questo equilibrio abbiamo lavorato tanto in settimana. Ma importante è anche l’aspetto mentale, la lucidità. Penso che contro la Fiorentina abbiamo avuto un buon controllo del gioco, soprattutto nel secondo tempo, abbiamo attaccato bene nella fasce e il centrocampo ha consentito alla nostra linea difensiva di mantenersi alta, quindi sicuramente darò questa stessa lettura domani”.
Corini ha le idee chiare sia sul gioco, ma anche sugli interpreti nel reparto avanzato: “Quaison è una seconda punta a tutti gli effetti – prosegue Corini – è un giocatore che da’ la possibilità di attaccare sotto Nestorovski. Dare un equilibrio alla squadra è importante in questo momento. I ragazzi partecipano bene, hanno voglia di apprendere e vogliono imparare a leggere la partita attimo dopo attimo”.
Quaison potrebbe essere riconfermato contro il Chievo Verona, ma Corini è chiaro sulle differenze con Diamanti: “Diamanti ha caratteristiche diverse da Quaison. Alessandro per il Palermo è determinante sia da titolare che da subentrato. Affronta gli allenamenti con uno spirito che mi piace molto. E io voglio sfruttare il suo sinistro perfetto”.
A centrocampo, invece, il tecnico del Palermo dovrà ancora fare a meno di un elemento importante come Bruno Henrique, al pari di altri indisponibili: “Bruno Henrique non è ancora fluido nella corsa a causa del tutore, ma è a disposizione ed è un ragazzo volenteroso. Trajkovski e Bentivegna hanno continuato a fare un lavoro “accompagnato” probabilmente Trajkovski potrei già convocarlo per la panchina”.
Gli indisponibili non sono un grosso problema per Corini, che sa che domani inizierà un piccolo ciclo di ferro con dirette concorrenti: “Gli scontri diretti saranno fondamentali, sia per i punti che per il vantaggio negli scontri diretti. L’orario o il giorno delle dirette avversarie per noi non conta, dobbiamo pensare solo a noi stessi. Abbiamo molta strada da fare e dobbiamo farla pensando a fare dei punti”.
Domani sarà soprattutto la partita del grande ex Stefano Sorrentino, giocatore di cui Corini svela un piccolo retroscena: “Sorrentino è un grande giocatore, ha una passione straordinaria. Mi ha fatto arrabbiare molto quando venne a Palermo, ai tempi del Chievo, perchè puntavo su di lui ma ho capito la sua scelta. C’è stima reciproca. So che affronteremo un portiere straordinario, l’anno scorso è stato determinante, e so anche che per lui tornare a Palermo sarà una grande emozione.
Tornando a parlare dei singoli del Palermo, invece, Corini parla di Gazzi e Jajalo: “Gazzi-Jajalo hanno caratteristiche leggermente diversi. Possono darci veramente tanto. i “Vecchi” della nostra squadra sono molto professionali e danno molta carica ai nostri giovani”.
Un altro singolo che Corini spera di recuperare al più presto è Giancarlo Gonzalez: “Gonzalez possiamo sperare di recuperarlo prima di Natale, vedremo il percorso. La settimana prossima sarà indicativa. Però, sicuramente, in vista del mercato stiamo già valutando questo aspetto, anche se come vi ho sempre detto mi sto concentrando solo sui giocatori che ho a disposizione”.
Pipo non ci sarà domani contro il Chievo, una partita dove lo stadio si riempirà: “Riempire lo stadio è il primo passo che serve per vincere la nostra guerra – prosegue Corini – la speranza è di alimentare la passione della nostra tifoseria con le nostre prestazioni. La sfida di domani ci servirà, anche, per ripagare la fiducia dei nostri tifosi.
Da domani inizierà la vera corsa salvezza del Palermo, e Corini sa che fuori dal campo potrà contare sull’aiuto di Dario Simic: “Ho fatto due chiacchiere con Simic, stiamo approfondendo la nostra conoscenza e diventerà una risorsa importante per la nostra società”.
Chiosa finale di Corini sull’incontro in settimana con il CT della nazionale Ventura: “Aver incontrato Ventura è stato un piacere per noi, l’ho apprezzato molto e penso che il progetto che ha in testa sia molto interessante per il nostro calcio, è giusto che i giocatori inizino a fare avventura anche sul campo della nazionale