Corini: “Palermo incisivo nel primo tempo. Preoccupato? Il giusto”
Un solo punto per il Palermo, che al ‘Barbera’ non riesce ad andare oltre lo 0 – 0 contro il Como in un match frizzante a tratti. Soprattutto nel primo tempo in cui ci sono state le occasioni migliori.
“Il primo tempo abbiamo lavorato bene e costruito tanto – dichiara Corini a Sky Sport -. Nel secondo tempo volevo cambiare l’inerzia coi cambi, hanno difeso bene e compatti. Sicuramente siamo stati meno incisivi rispetto alla prima frazione in cui, se costruivamo, potevamo andare a vincere la gara”.
L’allenatore parla di un possibile modulo con due punte. “Abbiamo trovato equilibrio, con i tre posizionati dietro reggiamo meglio – spiega -. A volte abbiamo sbagliato la scelta o la velocità del passaggio ma abbiamo anche costruito. Anche il peso specifico di Benevento ha lasciato qualche scoria. Non siamo stati incisivi come nel primo tempo“.
Poi il “doppio attaccante”, un aspetto “su cui dobbiamo lavorare. Vido è importante. Spesso abbiamo riempito l’area molto bene. Segre? Si butta dentro negli spazi e arrivare da dietro mette in difficoltà l’avversario. Siamo stati spesso vicino al gol. Per me è avere i presupposti per fare gol l’importante, a volte ci vogliono momenti e serve un pizzico di fortuna. Sono preoccupato? Il giusto. Dobbiamo porre le basi per diventare sempre più forti in un campionato sicuramente complicato“.
Le parole in conferenza stampa
Anche in conferenza l’allenatore parla di una prima frazione giocata “con personalità e ottenendo occasioni da gol – dichiara ai giornalisti -. Nel secondo tempo non abbiamo avuto la stessa energia. Non siamo stati bravi nel realizzare. Rigore? Matteo è stato colpito, dispiace che l’arbitro non sia stato chiamato al Var visto che l’altra volta la tecnologia ci ha tolto un rigore e un gol buono“.
“Abbiamo preso un palo e i difensori e il portiere hanno salvato sulla linea – racconta -. Nel secondo tempo non abbiamo concluso. C’è rammarico per non aver fatto gol prima: dopo Saric ho messo pure Soleri per avere presenza fisica sui cross”. Corini parla dell’obiettivo dei rosa. “Sappiamo qual è ma dobbiamo anche creare un’identità. I cambi sono entrati bene in campo ma era più difficile sviluppare gioco. Il Como è oggettivamente forte e difficile da affrontare, andate a vedere gli attaccanti che hanno in rosa“.
Infine l’analisi sui singoli. “Saric rientrava da un infortunio – afferma -, Stulac è anche andato al tiro e Valente lo conoscete. Sono entrati bene, ma c’era più difficoltà nel fare quello che volevamo. Un gol nelle ultime quattro in casa? Oggi abbiamo creato i presupposti ma c’è stata un po’ di sfortuna nel realizzare”.
“Sala, Bettella e Damiani sono tre giocatori importanti. Stanno facendo bene. Si sono sempre allenati con grande professionalità e ora stanno sfruttando la loro occasione. Di Mariano ha tecnica, gamba e resistenza. Ha sempre giocato a sinistra ma ha duttilità, ha fatto molto bene a destra. E’ stato incisivo e pericoloso ma anche abile in fase difensiva. Ho chiesto a Vido e Brunori di giocare vicini. Nel primo tempo hanno creato bene, a parte in alcune occasioni in cui è stata riempita l’area in maniera non idonea su qualche cross”, conclude.
Quando sento parlare Corini, capisco che ha problemi seri, altrimenti non si spiega.
Ci sono squadre tecnicamente più scarse del palermo… eppure giocano a calcio. Il Palermo non ha gioco, quel che è peggio che ad ogni conferenza post partita ci viene a prendere per i fondelli dicendo che siamo stati sfortunati e che stiamo crescendo.
Corini dice: se costruivamo…..li casca l’asino. Non si costruisce o si spera in una di quelle azioni confuse sottoporta