Corini: “Zamparini? Non c’era una strategia condivisa, ma nessuna rivincita”
Alla vigilia di Palermo – Novara Eugenio Corini si racconta e ripercorre alcune tappe del suo passato con i rosanero. Un rapporto speciale con la piazza ed i suoi tifosi: “A Palermo mi sono sentito sempre ben voluto, al di là delle cose che abbiamo fatto in quegli anni splendidi, c’è un legame con la città che va oltre”.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Corini riparte dal rapporto di Zamparini che definisce schietto e chiaro, sebbene finito in modo burrascoso: “Lo ringrazio per le opportunità che mi ha dato, però quando è venuta meno una strategia condivisa per provare a compiere il miracolo per il rispetto verso me stesso e poi per i tifosi, era giusto che mi dimettessi”.
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Ma poi chiarisce; non c’è alcuna rivincita: “Non posso dimenticare, per il mio debutto della scorsa stagione in casa con il Chievo, i 20 mila del Barbera. Quando parlo di strategia condivisa, mi riferisco alla gestione del quotidiano fino alle scelte del mercato di gennaio che potevano aiutarci a convincere una squadra a crederci”.
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E a Novara sembra di essere in un altro mondo: “Lasciano lavorare, c’è una politica condivisa, che tiene conto di un mercato consapevole e delle situazioni contingenti. Avevo bisogno di un’esperienza del genere. Favorite? Il Palermo come il Frosinone sono composte in larga parte da giocatori di A, l’Empoli è stata costruita più sulla Serie B”.
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“Mi piacerebbe essere i primi a battere il Palermo”. – aggiunge – E il suo Novara dove può arrivare?: “Questa classifica racchiusa in pochi punti può portare dalla gloria al baratro in tre partite. Sui playoff dico che possiamo provarci: possiamo alimentare un sogno”.
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Ragazzi Corini ha confermato tutto quello che noi tifosi,svegli,pensiamo da.sempre e lo dice in modo chiaro cosa che nel.calcio non avviene mai una retrocessione fortemente voluta dal friulano che non avendo.il botto di plusvalenze da fare si è accontentato del paracadute e noi a soffrire!se ne deve andare
Speriamo che sia finita l’epoca di continuare a fare gli struzzi, se ne accorge anche un bambino della mancanza di rispetto verso questi colori e questa città. Questo soggetto le SUE cose che le vada a fare a casa sua e non a casa nostra.
Chissà perchè tutte le persone oneste e corrette nonchè leali nei confronti di una città intera sono e vanno via.
Ma qualcuno se lo è mai chiesto il perchè ??