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Coronado: “Il mio incubo è finito. Credo nella rimonta del Palermo, Tedino…”

La versione di Igor Coronado. Il trequartista brasiliano si racconta in una lunga intervista al Corriere dello Sport, in cui esprime il suo sollievo per il gol ritrovato e la fine di una specie di incubo personale, tra prestazioni sottotono ed un cartellino rosso che ha pesato non poco: “Per farti perdonare cerchi di strafare e vai in confusione. Poi col Foggia ho commesso una sciocchezza che non è da me. Era la prima volta che venivo espulso. Ora sono pronto, il peggio è passato, entrerò in campo con uno spirito diverso. L’incubo è finito”.

GNAHORÉ A BALLARÒ: “PALERMO CITTÀ CALOROSA”

Un momento negativo che poi è esteso a tutta la squadra: “Per me, per la squadra, per la società è un anno decisivo. Non posso fallire. La seria A ci aspetta, ci credo più che mai. Per fortuna, contro l’Ascoli ho spezzato quello che sembrava un incantesimo. Una vittoria che ci ha restituito autostima e certezze. Quel gol ha cambiato tutto, forse anche il nostro destino. Ora col Frosinone vietato sbagliare. I giochi sono aperti e credo nella rimonta”.


L’INIZIATIVA BENEFICA “UN GOAL A ZAMPARINI”

Tante discussioni sul suo ruolo. Il brasiliano dice la sua: “Mi sento trequartista, non ho le caratteristiche di un vero attaccante, preferisco tornare, trovare spazi, anticipare le mosse. Mai in gabbia, sempre libero nelle mie giocate, ma prima viene la squadra. Il mister dice che potrei stare anche in porta? Grazie, non mi resta che continuare sulla strada dell’impegno. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, con Tedino ho imparato tanto”.

FALLIMENTO PALERMO, LE ULTIME NOTIZIE

Un momento di liberazione con uno sguardo al futuro: “La corsa con le braccia aperte e il salto col pugno in aria è il mio modo di festeggiare: non una polemica. Poi mi sono inginocchiato ed ho ringraziato Dio. Da questa stagione mi aspettavo qualcosa in più, soprattutto come numero di gol, ma sono ancora in tempo. So che Zamparini si aspetta molto dal sottoscritto ma non ho paura. A fine stagione tireremo le somme. Per me non è una questione di diventare campione e approdare nel firmamento delle stelle o di restare un giocatore normale. Posso diventare campione anche nel Palermo”.

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