Coronado: “Palermo, voglio lasciare il segno come Miccoli, Dybala e Pastore”
Un gol da 30 metri che ha lasciato a bocca aperta il portiere De Lucia, i tifosi e anche i suoi stessi compagni di squadra (vedi la faccia di Aleesami). Igor Coronado ha sfornato una perla per siglare il 3 – 0 definitivo dei rosanero contro il Bari. Un gol ritrovato dopo tanti mesi di digiuno: “È arrivato nel momento giusto, ho tentato la ‘maledetta’ ed è andata bene. In realtà vorrei farne molti di più normali. Doppia cifra? Ci penso”, ammette Coronado a La Gazzetta dello Sport.
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Un gol che ha blindato il primo posto per i rosanerl al termine della 18a giornata e che ha aumentato la consapevolezza della squadra: “Dobbiamo restare umili ma abbiamo dimostrato che, nonostante l’emergenza, siamo forti – sottolinea il brasiliano – . Non possiamo mollare di un centimetro se vogliamo andare in Serie A. Zamparini, il d.s. Lupo e Tedino sono stati molto bravi ad allestire una rosa così ampia e completa. Maledizione della capolista? Adesso dobbiamo andare in fuga, il primato deve rimanere nostro”.
Coronado ha le idee chiare. In trasferta il Palermo ha però dimostrato maggiore solidità rispetto alle gare al “Barbera”, dove sono arrivate le uniche due sconfitte stagionali. “Non è solo una questione di tifosi, mi piacerebbe ovviamente ne venissero di più. Molte squadre vengono a Palermo e piazzano 10 giocatori in difesa – spiega – , in trasferta invece gli spazi si aprono. Adesso però dobbiamo vincere con continuità anche in casa”. E sulla questione fallimento, il trequartista brasiliano ribadisce: “La società ci ha rassicurati. Dobbiamo andare in Serie A, il resto non conta”.
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E a livello personale, Coronado sa già il suo obiettivo: “Vorrei lasciare un segno nella storia di questo club come fatto da Dybala e Pastore – rivela – . Palermo è un’opportunità che non posso farmi scappare. Il mio sogno è giocare in A, con Tedino possiamo farcela”.
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