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Coronavirus, ecco quali sono le sei fasi di una pandemia

Da una minaccia (apparentemente) lontana alla pandemia. L’allarme Coronavirus continua a tenere banco e spinge i governi di tutto il mondo a prendere provvedimenti, ma ora, con l’inizio della pandemia vera e propria, si entra in una nuova fase dell’emergenza. In totale le fasi di una pandemia (in base alle direttive e alla guida dell’OMS) sono 6: alcune le abbiamo già vissute, altre devono ancora arrivare.

La prima è ovviamente la comparsa di un nuovo microrganismo pericoloso per l’uomo e nel caso del Coronavirus SarsCoV2 (o Covid-19) è accaduto alla fine del 2019 in Cina; una fase in cui si valuta il livello di rischio e di aggressività. La seconda fase è invece quella dell’allerta, in cui bisogna identificare tutti i casi di contagio, il potenziale di diffusione e adottare le prime misure di contenimento. Qualora le misure non ottengano i risultati sperati si entra nelle terza fase: l’inizio di un’infezione diffusa a livello globale, la c.d. pandemia o fase pandemica.

Di fronte a noi ci sono adesso altre tre fasi: la quarta fase è quella della accelerazione dell’ondata pandemica, con una curva epidemiologica che punta verso l’alto (con ulteriori interventi di contenimento, come il distanziamento sociale, nonché l’uso di farmaci e la ricerca di un vaccino). L’obiettivo in questa fase sarà quello di ridurre la diffusione della malattia fino al raggiungimento del picco.


Una volta contenuto l’avanzamento si entrerà nella quinta fase, quella della transizione; della progressiva e costante riduzione dei casi e, parallelamente, delle azioni di contenimento. La sesta e ultima fase sarà quella della fine della pandemia, ma anche della preparazione di tutti gli accorgimenti per fronteggiare future ondate. Il tempo necessario nella scansione della fasi è variabile, ma dipende soprattutto dall’efficacia delle misure scelte e della collaborazione di tutti nella loro attuazione.

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