Coronavirus, Lukaku: “Perché giocare? Prima la salute pubblica. Il 25 faremo il test”
Parla Romelu Lukaku. Rimasto a Milano dopo l’aggravarsi dell’emergenza Coronavirus, l’attaccante dell’Inter ha raccontato le proprie impressioni sulla situazione in Italia e su come lui stesso sta affrontando il periodo di auto-isolamento (dopo che l’Inter ha giocato contro la Juventus). Il tutto tra riflessioni, attività fisica e attesa: “Penso che faremo il test il 25 quando torneremo ad allenarci perché ormai è successo 7/8 giorni fa”.
In un’intervista al sito Bleacher Report, Lukaku racconta: “Non direi che sono spaventato. Però è come vivere in una bolla, cerchi di capire cosa stia succedendo. In alcune città senti solo le sirene delle ambulanze che vanno avanti e indietro. Sapevo che era solo questione di tempo prima che qualche giocatore si ammalasse. Sfortunatamente è successo. Allenarci? Per me, prima di ricominciare, la salute pubblica dovrebbe essere al sicuro. Se dobbiamo giocare in una situazione in cui la salute generale non è sicura, perché dovremmo giocare? La salute generale adesso è molto più importante del calcio”.
L’attaccante belga sottolinea anche il non poter riabbracciare i propri cari in questa fase, ma non si perde d’animo: “Siamo preoccupati anche perché sentiamo la mancanza reciproca. Abbiamo una grande chimica di gruppo. Abbiamo una chat WhatsApp con la quale ci parliamo ogni giorno. Alcuni di noi sono fortunati, quando tutto sarà finito ci renderemo conto di quello che abbiamo, ci servirà da lezione”.
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