Corsport – “Palermo a giudizio, accuse da smontare”: stasera il verdetto?
“Il Palermo a giudizio, accuse da smontare”. Questo il titolo scelto dal Corriere dello Sport per introdurre i temi legati all’udienza d’appello che oggi vedrà il Palermo impegnato nel tentativo di smontare le accuse della Procura Federale ed evitare la retrocessione in Serie C. Un verdetto che potrebbe arrivare anche nella tarda serata di oggi e potrebbe dire molto sui vari conflitti giudiziari che riguardano il Palermo e non solo.
IL PALERMO CHIEDE GIUSTIZIA: ECCO GLI SCENARI POSSIBILI
Come riportato da Tullio Calzone, ad attendere il verdetto sono le istituzioni e diversi club, con la Salernitana che chiederà costituirsi in giudizio e di aggiungersi al Benevento tra le parti terze interessate al procedimento dei rosanero, visto che un eventuale proscioglimento del Palermo potrebbe comportare (sulla carta) a un clamoroso azzeramento dei playoff mentre una penalizzazione riaprirebbe comunque il caso playout, che riguarda da vicino il Foggia, il Venezia e proprio la Salernitana.
Il Palermo ha ricevuto dopo la sentenza del TFN ha ricevuto due “no” alla sospensiva (prima dalla Corte d’appello e poi dal Coni) ma ora basa la propria tesi difensiva su vari punti tra cui quello secondo il quale “non si può condannare così pesantemente il club e i suoi consulenti dopo aver prosciolto il proprietario, ovvero Maurizio Zamparini, il cui deferimento è stato respinto per vizi formali”.
Il tutto mentre fuori dall’aula si svolgerà la manifestazione di protesta dei tifosi, giunti da Palermo e da altre zone dell’Italia per far sentire la propria voce, mentre le massime cariche societarie (compreso il presidente Albanese) attenderanno in città il verdetto: “Palermo è da un lato battagliera e dall’altro preoccupata. Vuole far capire che quanto si sta verificando attorno alla squadra di calcio è vissuto come un’ingiustizia, ma al tempo stesso, la città respira un’atmosfera di sospetto, come se il giudizio su questa vicenda prescindesse dalle carte presentate, ma sia in realtà una resa di conti sulle gestioni (pessime) di Zamparini”, scrive Paolo Vannini.
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