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Corsport – Palermo, il caso Barbera: la parola d’ordine ora è “normalizzazione”

“Palermo, il caso Barbera”. Questo il titolo scelto dal Corriere dello Sport per introdurre l’articolo dedicato al tema dello stadio “Renzo Barbera” e alla questione convenzione dello stadio, che (non senza ironia) viene accostata a un tormentone estivo che ogni anno si ripete a prescindere dalle gestioni del club rosanero e per il quale (dopo le proroghe annuali in era Zamparini) ora si cerca una “normalizzazione”.

Paolo Vannini sottolinea come il Barbera non abbia ancora una convenzione a regolamentarne stabilmente l’uso, ma solo un atto di affidamento conseguente all’assegnazione del titolo sportivo alla Hera Hora e alla SSD Palermo: la questione ora torna d’attualità in vista delle scadenze regolamentari in ottica iscrizione (i rosa hanno bisogno di un documento formale entro 50 giorni al massimo), “ma anche per la conferma da parte del sindaco di risolvere una volta per tutte il problema, concedendo al Palermo un diritto di superficie ultradecennale”.

Il Palermo ritiene troppo alto il canone annuo da oltre 340 mila euro indicato nella bozza che gli uffici comunali stanno preparando, chiedendo che gli oneri dovrebbero essere adeguati in base al campionato di competenza o comunque ai fatturati. Ma (si legge sul quotidiano) dopo l’intervento di sindaco e assessori si cerca una soluzione improntata al buon senso, tenendo conto anche dei costi di manutenzione e sicurezza sostenuti dal club.


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