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CorSport – Zauli su Corini: “Merita questa cattedra”

Cattedra perché Eugenio è sempre stato uno che, in campo e fuori insegnava calcio, dentro si divertiva, fuori soffriva da allenatore vero e prioprio. Lo racconta Lamberto Zauli, ex compagno di squadra e amico di Eugenio Corini. Costituivano una coppia fantastica del migliore Palermo di Zamparini, quel Palermo europeo che molti difficilmente dimenticheranno. “Eugenio merita quella cattedra per le emozioni che ha lasciato al “Barbera”, è uno spensierato ma che cura i particolari, come faceva in campo. Lanna? E’ un allenatore vero, non un semplice collaboratore. Zamparini è un mago originale e imprevedibile, non si sa come si è convinto di De Zerbi che ha fatto bene col Foggia, ci ha messo anche troppo a esonerarlo, io facevo il tifo per De Zerbi, da allenatore..”

“Eugenio- continua Lamberto- ha ridato entusiasmo e fiducia ai tifosi, poi è chiaro che non è venuto per battere le punizioni… Parte con la fiducia generale, ora bisogna dare la propria identità ai giocatori. Le lamentele di Zamparini per la formazione contro lo Spezia? Pretesto per l’esonero. Per allenare il Palermo non basta un secondo posto in Lega Pro, altrimenti ci sarebbe la fila. La A è la categoria di Corini, che deve compiere un miracolo, che poi miracolo non è, visto che lì sotto sono tutte alla pari. La squadra pecca di esperienza, Nestorovski è un buon finalizzatore, ma definirlo fenomeno è ancora prematuro; a centrocampo manca uno alla Corini, Diamanti deve stare davanti la porta”.

“Bruno Henrique- conclude Zauli- è bravo, ma è ancora presto per essere un Corini, ci sono troppi stranieri e si dialoga poco. Sallai e Lo Faso sono acerbi, ma bisogna puntare su di loro, perché hanno potenziale”.


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