Stellone: “Felici del riavvicinamento dei tifosi. Farò meno turnover del previsto”
Roberto Stellone presenta la partita contro il Cosenza che apre un ciclo di gare molto difficili per il Palermo, giunto al momento decisivo della stagione.
ORE 13.34 – “Turnover? Sì ma meno del previsto, ci sono anche degli infortuni da considerare: Falletti ad esempio lo recupereremo dopo Pescara. Mazzotta invece è recuperato e giocherà una di queste due partite. Chochev lo aspettiamo, colgo l’occasione per fare un in bocca al lupo, gli aspettano mesi di duro lavoro. Una perdita importante, ma avrà la forza di reagire”.
ORE 13.35 – “Generalmente avrei cambiato 6-7 elementi, stavolta cambieremo un po’ meno. Pomini? Giocherà a Pescara. La formazione? Stavolta non ve la dico. Vi dico il modulo: sarà il 4-4-2. Fiordilino? Magari potremmo avere un uomo che può diventare un terzo di centrocampo, ma anche Moreo può adattarsi sugli esterni”.
ORE 13.36 – “Puscas? Ha giocato di più e ha preso confidenza, per un attaccante questo è importantissimo. Sta dando una grande mano alla squadra. In alcuni momenti della stagione stava meglio Moreo, ora sta meglio Puscas. Dobbiamo sfruttare il momento positivo: se recupererà dalle fatiche della nazionale, giocherà dall’inizio”.
ORE 13.39 – “Aleesami e Mazzotta? Devono fare staffetta: Mazzotta deve riprendere ritmo, se domani gioca lui è per dare il tempo ad Aleesami di recuperare. Sicuramente li alternerò. Lo Faso? Davanti a lui ha giocatori che stanno facendo la differenza, non era facile rientrare: è certamente un valore aggiunto, facciamo affidamento su di lui, dall’inizio o a partita in corso. Sicuramente nelle ultime 9 partite ci darà una mano, per una squadra come la nostra che gioca molto l’uno contro uno abbiamo bisogno delle sue caratteristiche. Lo Faso trequartista? Sì, può fare anche l’esterno alto in un modulo molto offensivo”.
ORE 13.41 – “Allenamenti a porte aperte? Magari non nei primi giorni della settimana, ma si può certamente ripetere: migliaia di persone ti danno carica, il loro apporto sarà determinante. Siamo felici che i tifosi si stiano riavvicinando”.
ORE 13.44 – “Che Cosenza mi aspetto? Cambia spesso modulo ma soprattutto ha ancora l’entusiasmo della promozione e gioca in maniera spensierata visto il margine di vantaggio, ha pareggiato a Pescara e Verona. Ha qualità ma anche la grinta per fare la “guerra”. A centrocampo sanno palleggiare e davanti hanno giocatori come veloci, come lo stesso Embalo. Dovremo essere bravi a non fare sviluppare il loro gioco e le loro ripartenze. Ovviamente, come le altre, darà qualcosa in più contro il Palermo: dobbiamo partire forte da subito. Mancano nove partite e fuori casa dobbiamo trovare minimo due vittorie. Rispetteremo l’avversario, questa patita potrebbe essere più difficile che a Pescara o a Benevento”.
ORE 13.46 – “Fatica in difesa? Sui numeri entrano quelle due partite lì che ti hanno un po’ rovinato la media: ora pensiamo a fare due vittorie in trasferta, vincere a Cosenza ci permetterebbe di avere due risultati su tre e giocare più spensierati. Dobbiamo fare più punti possibili. Abbiamo un piccolo vantaggio che non deve farci cullare”.
ORE 13.47 – “Più punti facciamo, prima li facciamo, meno soffriremo, anche nelle ultime partite. Tutte le gare saranno difficilissime. Ovviamente fare più vittorie in trasferta sarebbe meglio. Calcoli? Ovviamente i calcoli li abbiamo fatti: secondo me a 69 non ci arrivano nessuno. Ci servono 5 vittorie, 3 pari e 1 sconfitta possiamo permettercela. Pensiamo alla prima di queste 5 vittorie”.
ORE 13.50 – “Da ex giocatore non penso ci sia bisogno di motivazioni extra. Concedere il primo tempo in trasferta non è una nostra costante. Sono veramente poche le partite in cui riesci a mettere l’avversario nell’angolo sin da subito: anche col Carpi a inizio ripresa abbiamo avuto un po’ di paura. Può capitare alle grandi e alle piccole squadre”.
ORE 13.51 – “Dobbiamo pensare solo alla prossima partita, non a quello che è stato. Il Cosenza proverà a battere una big: scendere in campo pensando che sia una passeggiata, sarebbe un errore. Ma io sono fiducioso”.
ORE 13.54 – “Tutte le partite hanno una storia a sé: la differenza la fanno gli interpreti e le motivazioni, se ci metteremo la voglia possiamo prendere i tre punti, ma ci sono sempre mille fattori. La differenza la fai quando riesci a saltare l’uomo, con il Carpi nella prima mezz’ora è successo. Se ci fosse una regola scritta sarebbe facile”.
ORE 13.57 – “Carichi di lavoro? Faccio un paragone con le mie esperienze e non ci sono regole fisse: non vince solo la squadra più forte, ma quella che ha dosato meglio e sta meglio fisicamente e mentalmente. Queste squadre vincono più partite. Possiamo fare 13 come 20 punti: nel primo caso arrivi quinto, nel secondo vai in Serie A. È un mini torneo: dipende solo da noi, cerchiamo di fare punti il prima possibile”.
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Comunque dobbiamo cominciare a staccare il cordone ombellicare zamparini con il palermo come si faceva ad inizio millenio nelle prime stagioni in a io mi chiedo x che tutta questa voglia di importanza mediatica dal 2007 x poi sparire..
ritrovare i tifosi = palermo in serie A