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Così all’andata: spettacolo Catanzaro al “Barbera”, Palermo subissato dai fischi

La sconfitta col Catanzaro è forse lo spartiacque principale della stagione del Palermo. I rosanero si presentarono al “Barbera” dopo aver ottenuto solamente 4 punti nelle 5 partite precedenti, frutto di una vittoria (contro il Brescia), un pareggio (contro la Ternana) e ben tre sconfitte (contro Lecco, Sampdoria e Cittadella). Percorso simile per il Catanzaro che nelle cinque uscite precedenti mise a referto 6 punti, maturati dopo due vittorie (contro FeralpiSalò e Cosenza) e tre sconfitte (contro Como, Modena e Venezia).

La partita si fa subito in salita per i rosanero, che subiscono dall’inizio della gara le iniziative offensive degli ospiti: dopo un paio di interventi di Pigliacelli a negare il vantaggio, i giallorossi stappano il match al 44′ del primo tempo, quando Iemmello brucia sul tempo in area di rigore Marconi e con un violento sinistro da pochi passi fa 0 – 1. Il secondo tempo inizia sullo stesso spartito del primo e al 4′ della ripresa Biasci viene imbeccato al limite dell’area di rigore, fugge via dalla marcatura distratta di Gomes e calcia verso la porta rosanero, il primo tentativo viene neutralizzato da Pigliacelli che non può però nulla sulla ribattuta dello stesso Biasci che deposita nella porta ormai sguarnita.

Pochi minuti dopo il Catanzaro coglie anche un palo con un ispiratissimo Vandeputte ma non riesce a chiudere il match riaperto allora da un bel colpo di testa di Stulac (entrato al posto di Gomes nel corso del secondo tempo) su invito di Valente (anche lui entrato dalla panchina al posto di Mancuso). Nel finale di gara il Palermo sfiora il pareggio con la conclusione volante di Segre, disinnescata dal decisivo intervento di Fulignati. Finisce così dunque il match del “Barbera”, con il Palermo che abbandona il terreno di gioco tra i fischi dei propri tifosi dopo una partita in cui ha sofferto sotto i colpi di una diretta avversaria per i playoff.


La vittoria porterà il Catanzaro al quarto posto a quota 27 punti, lasciando il Palermo a quota 24 punti all’ottavo posto dopo 15 giornate. I tre punti in terra sicula fu per gli ospiti la seconda di tre trionfi di fila in campionato, per i rosanero invece rappresentò la seconda sconfitta di fila tra le mura amiche. Col calendario asimmetrico la sfida di ritorno è molto vicina a quella d’andata, quindi la squadra di Corini ha subito l’occasione di riscattare una delle sconfitte più brutte.

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