Covid, Galliani: “Un incubo, ho temuto di morire. Berlusconi mi era vicino”
L’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, racconta la sua lunga convalescenza causata dal contagio da Coronavirus. L’ex dirigente del Milan ha avuto paura per la sua vita ma ha trovato il conforto del compagno di sempre: Silvio Berlusconi.
“Ho temuto di morire e ho perso dieci chili – le parole dell’amministratore delegato al Corriere della Sera -. Ho compreso che nella vita la cosa più importante è la salute. I dieci giorni più lunghi della mia vita. Un incubo. Non vedevo nulla, avevo davanti a me solo un muro perché il reparto di terapia intensiva non ha finestre. Questa esperienza ha cambiato la mia psiche. La salute è l’unica cosa che conta nella vita“.
“Silvio Berlusconi e la mia famiglia mi sono stati vicino – continua -. Berlusconi mi scriveva continuamente, mi mostrava il suo affetto, era preoccupato per me. Vedevo le sue chiamate anche quando non potevo rispondere per la stanchezza. Mi scriveva amore, amore, amore”, ha concluso Galliani.
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