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Cremonese – Palermo 2 – 2 LE PAGELLE/ Rosa double face, prevale il rimpianto

Come a Parma. Come a Como. Come non vincere una partita già vinta. Se prima della gara un pareggio sarebbe stato accettato volentieri, a fine match si va negli spogliatoi con la consapevolezza di aver buttato un’occasione irripetibile per piantare la bandierina sul secondo posto.

Cosa è successo in quei primi cinque minuti della ripresa? Come si fa a essere sul 2 a 0 e con l’uomo in più e subire due gol in un minuto e mezzo? Senza tra l’altro riuscire a creare pericoli veri nei restanti 40 minuti? Un interrogativo che perseguiterà Corini e i fantastici tifosi almeno fino a martedì sera, quando si giocherà l’infrasettimanale con la Ternana.

Quel secondo tempo pieno di amnesie e povero di energie ha vanificato un primo tempo sontuoso, stratosferico, strepitoso. Il Palermo, primi dieci minuti a parte, ha dominato la fortissima Cremonese, ha legittimato il vantaggio con un secondo gol da favola e non ha mai accennato a lasciare il possesso di palla. Nessuno, ma proprio nessuno, all’intervallo avrebbe previsto quello che è successo.


Resta la classifica, che lascia tutto aperto e che conferma che il Palermo è comunque in palla. Ma l’umore ha subito una brusca frenata, nel campionato delle rimonte subite con due gol di vantaggio i rosa sarebbero largamente in testa.

CREMONESE: Jungdal 6; Antov 6, Ravanelli 5,5, Bianchetti 6; Sernicola 5, Pickel 5,5, Castagnetti 6,5 (dal 34′ s.t. Majer s.v.), Johnsen 5,5 (dal 28′ s.t. Ghiglione s.v.), Zanimacchia 7 (dal 28′ s.t. Quagliata s.v.); Vazquez 5,5 (dal 34′ s.t. Falletti 6), Coda 7 (dal 28′ s.t. Tsadjout s.v.).

PALERMO: Pigliacelli 6; Diakité 6,5, Nedelcearu 6,5, Ceccaroni 6,5, Aurelio 5; Gomes 6,5 (dal 34′ s.t. Coulibaly s.v.), Segre 6,5; Di Mariano 6 (dal 12′ s.t. Insigne 6), Ranocchia 6,5 (dal 23′ s.t. Soleri s.v.), Di Francesco 5,5 (dal 34′ s.t. Traoré 6); Brunori 6,5 (dal 34′ s.t. Mancuso s.v.).

Pigliacelli 6: Pomeriggio complicato, piovono in area palloni con il contagiri per gli avversari che sono bravi sui palloni alti. Un paio di incertezze in uscita ma anche qualche buon intervento, di mani e di piedi. Sui due gol non ha specifiche colpe. Ha rivissuto incubi che sembravano dimenticati da alcune partite.

Diakité 6,5: L’acquisto di gennaio, come quello di Ranocchia, ha un peso specifico nella rincorsa del Palermo; colpisce per il suo strapotere fisico sulla fascia che gli permette di spingere avanti e indietro e di essere sempre ‘esplosivo’. In occasione del 2 a 0 è bravo nell’assist per Ranocchia ma ancora più bravo a ‘dettare’ il passaggio a Gomes. In difesa è difficile saltarlo. Inghiottito anche lui dalle amnesia della ripresa, dove ha avuto incertezze che non gli avevamo mai visto.

Nedelcearu 6,5: Primo quarto d’ora di gara con tanti affanni. Il ‘Mudo’ distribuisce palloni, Zanimacchia è un martello, gli attaccanti hanno peso specifico, il centrocampo non protegge al massimo. Se la cava senza problemi e poi la partita si mette progressivamente in discesa. Nel secondo tempo, altro quarto d’ora da incubo della squadra e la sua area diventa una bolgia nella quale anche lui fa fatica a districarsi. Ma non perde mai la calma.

Ceccaroni 6,5: Buon impatto con la partita. Quando la Cremonese attacca a inizio partita, erige muri con i quali va a rimpallare le conclusioni avversarie. Positivo anche sulle palle alte. Anche lui appare ‘scarico’ in apertura di ripresa, pur non avendo colpe specifiche sui gol grigiorossi.

Aurelio 5: Che fatica su Zanimacchia… Il primo quarto d’ora è giocato in apnea, gli avversari affondano soprattutto sulla fascia e ci sta che abbia ballato un po’ più del consueto. Il vero errore però lo commette sul gol del 2 a 2, facendo sfilare un pallone che avrebbe dovuto rinviare lontano. E su alcuni cross dal fondo avrebbe dovuto essere più chirurgico.

Gomes 6,5: Partenza da Premier inglese: quantità, qualità, coraggio, inventiva, classe, solidità. Sicuramente il miglior primo tempo in rosanero. L’azione del 2 a 0 è un capolavoro sul quale c’è la sua firma. Ha ‘verticalizzato’ più nel primo tempo che in tutto il girone di andata, ha anche recuperato una valanga di palloni, di forza o con il senso della posizione. Con queste premesse è difficile spiegare un secondo tempo in cui è quasi scomparso dal campo.

(dal 34′ s.t. Coulibaly) s.v.: Come gli capita da un po’ entra per dare energia a un centrocampo con la spia della benzina accesa.

Segre 6,5: Decisivo anche questa volta. Il gol che sblocca la partita è suo per metà visto che il rigore lo conquista lui, arrivando in cielo sul cross di Ranocchia che sorprende il portiere avversario e costringe Sernicola a un fallo di mano tanto netto quanto decisivo. Rigore ed espulsione. Altro colpo di testa in anticipo su cross di Diakité (stavolta il portiere è bravo). Sul terreno di gioco si muove come una 4×4, con intelligenza e potenza. Nemmeno lui può esimersi da responsabilità per una ripresa incomprensibile.

Di Mariano 6: Un’ammonizione precoce (anche un po’ severa) lo condiziona molto. Tuttavia la sua applicazione è costante, come lo è da un po’ di tempo. Non può rischiare fallo e quindi compensa con la corsa e il sacrificio per chiudere comunque gli spazi. Non è decisivo come sabato scorso con il Como ma è comunque utile. Causa ammonizione, esce presto.

(dal 12′ s.t. Insigne) 6: La prima palla che tocca è un tiro in porta che viene deviato. Poi due giocate utili in fase difensiva. È il segno di come questa volta sia entrato dalla panchina con la giusta intraprendenza. Fermo restando che non fa nulla di decisivo.

Ranocchia 6,5: Quattro gol importanti consecutivi, già così ci sarebbe poco altro da aggiungere. La firma del 2 a 0 è relativamente facile ma lui ha sempre la capacità di essere al posto giusto nel momento giusto. Come sabato scorso ci ha messo un quarto d’ora per entrare in partita ma poi è devastante, aiutato anche dalla superiorità numerica che costringe la Cremonese a lasciare spazi più ampi al Palermo. Responsabile però, insieme ai compagni, di un clamoroso calo di tensione nel primo quarto d’ora della ripresa che compromette quanto di buono era stato fatto. E un po’ a sorpresa esce dal campo tra i primi.

(dal 23′ s.t. Soleri) s.v.: Vede pochi palloni.

Brunori 6,5: Parlare ora sarebbe facile ma quando va sul dischetto il pallone dell’1 a 0 pesa almeno dieci chili. Non si lascia condizionare e trasforma un rigore perfetto. Come quasi tutta la squadra è praticamente perfetto nei primi 45′ e praticamente un fantasma nella seconda metà.

(dal 34′ s.t. Mancuso) s.v.: Va a fare la punta e ha un’occasione a pochi secondi dallo scadere, il suo tiro viene respinto di piede dal portiere.

Di Francesco 5,5: Nel sontuoso primo tempo è quello che brilla di meno, nella tragicomica partenza della ripresa ha poche responsabilità dal momento che il Palermo non tocca mai palla. Dopo il 2 a 2 gioca con più intensità, fa una bella giocata sulla fascia con tiro che viene ribattuto. Ma non riesce mai a emergere.

(dal 34′ s.t. Traorè) 6: La sufficienza se la merita perché nei pochi minuti che gli toccano riesce a fare un paio di giocate interessanti e sfiora il gol con un tiro sul secondo palo.

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