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Cremonese-Palermo: quel pazzo, “discusso” e inutile 3 a 3 del 1984

Era un pomeriggio uggioso, 3 giugno 1984, in programma c’era Cremonese – Palermo: lo stadio Zini di Cremona registrava il tutto esaurito perché dopo 54 anni la squadra grigiorossa stava per tornare in serie A trascinata dai gol del nuovo talento fatto in casa, un ragazzo di nome Gianluca Vialli, autore di 10 reti in quella stagione. Alla compagine allenata da Emiliano Mondonico quella domenica bastava un punto per raggiungere il sogno della promozione, obiettivo che gli uomini del presidente Luzzara riuscirono a centrare insieme al Como, secondo con 48 punti, e all’Atalanta, prima classificata con 49 punti.

Di fronte, un Palermo disperato alla ricerca di una vittoria che avrebbe avuto il sapore dell’impresa. La squadra rosanero era penultima in classifica, dopo una stagione travagliata che aveva visto anche il cambio in panchina, da Gustavo Giagnoni a Graziano Landoni. Eppure in rosa c’erano giocatori di assoluto spessore tecnico come Montesano, De Stefanis, De Biasi, Venturi e Majo… ma alla fine il Palermo si classificò al 17esimo posto e quindi retrocedette in Serie C1. A mantenere viva la speranza di una salvezza miracolosa, da giocarsi la domenica successiva in casa contro il Monza, era necessaria una vittoria: invece i siciliani conquistarono soltanto un pareggio per 3-3 al termine di una gara decisamente… “strana”.

ZAMPARINI: “GIAMMARVA E’ UNA GARANZIA”


Il primo tempo si concluse 2 a 0 per la Cremonese: supremazia schiacciante dei grigiorossi sugli impauriti giocatori rosanero, gol di Bonomi e Vialli. Al ritorno in campo, dopo l’intervallo, accadde che il giovanissimo Nuccio Barone si accasciò a terra per un malore: 8 minuti a terra, uscita in barella e preoccupazione generale. Le “leggende metropolitane” racconteranno poi un’altra verità, che c’era necessità di “guadagnare” qualche minuto sugli altri campi perchè se il Lecce non avesse vinto in casa contro il Perugia la Cremonese sarebbe stata promossa anche con un pareggio. Anzi, aggiungono le “malelingue”, anche con una sconfitta. E siccome le società erano amiche…. E siccome il ds della Cremonese era Erminio Favalli che aveva giocato e fatto il dirigente con il Palermo… E siccome a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca…

LA CURVA NORD 12 RITORNA ALLO STADIO

Certo è che al 4′ del secondo tempo De Biasi riuscì ad accorciare le distanze. C’era tutto il tempo di rimontare ma successe l’imponderabile, un clamoroso autogol di Volpecina al 30′ della ripresa riportò la Cremonese avanti di due gol in un tripudio generale. A quel punto la Cremonese tirò i remi in barca e il Palermo accorciò di nuovo su rigore con De Stefanis e proprio pochi secondi prima che a Lecce finisse 1 a 1 il Palermo segnò il 3 a 3 con Volpecina. Situazione paradossale: Cremonese a un passo dalla A ma il pubblico che fischia perché sente puzza di bruciato. Passa un minuto, finisce a Lecce, il pubblico esulta, il Palermo nei minuti restanti cerca un clamoroso 3 a 4 che non avrebbe pregiudicato la promozione della Cremonese: ma l’impresa non riuscì.

I NUOVI SCENARI DEL PALERMO

“Leggende metropolitane”, dicevamo. Smentite, anche a distanza di tanti anni, da due grandi protagonisti di quella gara, Massimo De Stefanis e Mauro Di Cicco. “Avevamo solamente un risultato cioè la vittoria – dice Massimo De Stefanis – quindi non credo che ci sia stata la volontà della Cremonese di favorirci, ho avuto la sensazione di avere giocato una partita normale”.   “Ricordo benissimo il malore di Barone – ricorda Mauro Di Cicco -, Nuccio aveva dolori allo stomaco. Quella fu partita vera, ricordo che marcai Vialli che già allora era un fenomeno, alla fine nello spogliatoio non eravamo contenti perché la situazione in classifica era quasi compromessa. E infatti, nonostante la vittoria sul Monza all’ultima giornata, siamo retrocessi perché l’Empoli ha battuto il Cesena”.

“Leggende metropolitane”, dunque. Ma, chissà perché, siamo convinti che da lassù quello straordinario personaggio del calcio che risponde al nome di Erminio Favalli, leggendo questo pezzo di amarcord, si starà sbellicando dalle risate. Come faceva spesso, il grande Erminio.

IL FIGLIO DI FAVALLI: “PALERMO E’ LA MIA FAMIGLIA”

CREMONESE – PALERMO 3 – 3 

CREMONESE: Drago; Montorfano, Mazzoni; Bencina, Curzio, Viganò; Finardi, Bonomi, Nicoletti, Della Monica, Vialli. Allenatore: Mondonico 

PALERMO: Paleari; Volpecina, Guerini; De Biasi, Di Cicco, Venturi; Malaman, Majo, Montesano, De Stefanis, Barone. Allenatore: Landoni

MARCATORI: 6′ Bonomi (C), 35′ (rig.) Vialli (C), 49′ De Biasi (P), 77′ (aut.) Volpecina (C), 80′ (rig.) De Stefanis (P), 87′ Volpecina (P).

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