Caos Sampdoria, avviata la procedura di composizione negoziata di crisi
“Siamo fortemente amareggiati e dispiaciuti di non essere riusciti a raggiungere tutti insieme l’obiettivo sportivo che ci eravamo prefissati ad inizio campionato nonostante l’instancabile e commovente sostegno di tutti voi in ogni luogo e circostanza.” Così la Sampdoria, tramite un suo comunicato ufficiale, nel quale ha voluto far conoscere ai tifosi quella che è la situazione societaria e le problematiche finanziarie che non hanno consentito di ricorrere – per il momento – all’aumento di capitale con l’obiettivo sanare le finanze del club genovese.
Dopo aver preso atto che le trattative finalizzate alla cessione del club non hanno trovato positiva conclusione e che non è stato possibile dar corso all’aumento di capitale della società, il Consiglio ha avviato la procedura di composizione negoziata della crisi.
“Siamo convinti che la Sampdoria costituisca una realtà storica e importante nel panorama calcistico internazionale che va assolutamente preservata e tutelata con ogni sforzo: con l’unione, il supporto e l’attenzione di tutti potremo raggiungere questo fondamentale obiettivo”. Si aspettano dunque ulteriori aggiornamenti per delineare, definitivamente il futuro dei blucerchiati.
IL COMUNICATO
Cari Sampdoriani,
siamo fortemente amareggiati e dispiaciuti di non essere riusciti a raggiungere tutti insieme l’obiettivo sportivo che ci eravamo prefissati ad inizio campionato nonostante l’instancabile e commovente sostegno di tutti voi in ogni luogo e circostanza.
Arrivati ad oggi, riteniamo doveroso informarvi sulle azioni che il Consiglio di Amministrazione ha intrapreso e intende intraprendere per quella che consideriamo la partita più importante per la storia del nostro club.
Dopo aver preso atto che le trattative finalizzate alla cessione del club non hanno trovato positiva conclusione e che non è stato possibile dar corso all’aumento di capitale della società, il Consiglio ha avviato la procedura di composizione negoziata della crisi. Nel corso di tale procedura è stato necessario verificare la compatibilità e i limiti di applicabilità del Codice della Crisi con la normativa di settore, e tale verifica ha trovato definitiva risposta nelle recenti modifiche alle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) che hanno chiarito quali strumenti di soluzione della crisi possono essere utilizzati per mantenere il titolo sportivo.
Il lavoro svolto con l’esperto avvocato Bissocoli e gli advisor finanziari e legali è stato particolarmente impegnativo e proficuo per individuare un percorso di ristrutturazione della società che consentirebbe – ove attuato – di uscire dalla attuale situazione di crisi con una debitoria ridotta, ristrutturata e sostenibile, rispettando le regole previste dalle NOIF per il mantenimento del titolo sportivo.
Fermo e ribadito che il Consiglio porrà in essere ogni atto e iniziativa che il Codice della Crisi riserva alla competenza dell’organo amministrativo allo scopo di superare la situazione di difficoltà e tutelare i dipendenti, i tesserati e tutti gli stakeholder, al fine di dare concretezza al percorso di ristrutturazione, il CdA stesso ha convocato l’assemblea degli azionisti per i giorni 26 e 29 maggio 2023 per deliberare le necessarie operazioni sul capitale sociale, in modo da rispettare le scadenze federali in vista della prossima iscrizione al campionato.
In mancanza di una soluzione compatibile con le prossime scadenze federali, il Consiglio non potrà che prendere atto della impossibilità di dar corso al percorso di ristrutturazione.
Siamo convinti che la Sampdoria costituisca una realtà storica e importante nel panorama calcistico internazionale che va assolutamente preservata e tutelata con ogni sforzo: con l’unione, il supporto e l’attenzione di tutti potremo raggiungere questo fondamentale obiettivo.
Il CdA di U.C. Sampdoria
LEGGI ANCHE
IL PALERMO A CAGLIARI SENZA I GOL ‘PESANTI’ DI CAPITAN BRUNORI
Ora comincerà la fuga dalla nave che affonda…
Con noi , con un terzo dei debiti della Sampdoria , non hanno avuto pietà. È stata serie D. E così per tante altre squadre mi dispiace ma la legge deve essere uguale per tutti. O no!!!
Noi siamo falliti perché non ci siamo iscritti. Loro rischiano di fallire perché non riescono a fare una ricapitalizzazione che dovrebbe avere connotati abnormi …
Lèggessi fallimento.