Croazia – Marocco 2 – 1, LE PAGELLE: Perisic il braccio, Modric la mente
CROAZIA – MAROCCO 2 – 1 / Marcatori: 7′ p.t. Gvardiol (C), 9′ p.t. Dari (M), 42′ p.t. Orsic (C)
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Modric e Perisic trascinano la Croazia al terzo posto. In una finalina con tensione tattica ridotta al lumicino (come logico prevedere), sono i croati a prendersi il podio mondiale: a decidere sono i gol nel primo tempo di Gvardiol e Orsic e la gestione della Croazia nella ripresa.
Nel primo tempo, le difese concedono spazi e gli attacchi ne approfittano: Gvardiol finalizza un bello schema croato; Dari pareggia subito su un campanile alzato da Majer. Alla fine però la Croazia torna in vantaggio grazie ad una perla di Orsic. Nella ripresa, invece, la Croazia inizia progressivamente a difendere il vantaggio (lasciando al Marocco l’onere di prendere l’iniziativa). I nordafricani ci provano ma senza troppa convinzione: i croati hanno vita facile a gestire la partita fino al fischio finale.
I VOTI
CROAZIA: Livakovic 6,5; Stanisic 6, Sutalo 5,5, Gvardiol 7; Orsic 7,5 (dal 50′ s.t. Jakic s.v.), Modric 7,5, Livaja 6,5 (dal 21′ s.t. Pasalic 6), Kovacic 6, Perisic 7,5; Kramaric 5,5 (dal 16′ s.t. Vlasic 5,5), Majer 6 (dal 21′ s.t. Petkovic 5,5).
MAROCCO: Bounou 5,5; Hakimi 6, Dari 7 (dal 19′ s.t. Benoun 6), El Yamiq 5,5 (dal 23′ s.t. Amallah 5,5), Attiat-allah 5,5; Amrabat 6,5, Sabiri 5 (dal 1′ s.t. Chair 6), El Khannous 6 (dal 11′ s.t. Ounahi 6); Ziyech 6,5, En Nesyri 5, Boufal 5,5 (dal 19′ s.t. Zarouri 5,5).
I MIGLIORI
Modric – L’ultimo ballo mondiale del pallone d’oro croato è l’ennesimo saggio delle sue qualità: visione di gioco, sacrificio per i compagni, copertura degli spazi. Giocatore totale e insostituibile.
Perisic – Sulle fasce la Croazia vola, è lui spicca sopra gli altri. In difesa le prende tutte lui, in attacco non gliela levi praticamente mai. Rullo compressore.
Orsic – Il suo gol vale da solo il prezzo biglietto. Lui ci aggiunge anche un alto volume di palloni giocati (e quasi sempre con successo).
Ziyech – Prova a prendere per mano il Marocco, ma i compagni non lo seguono fino in fondo. A lui il merito di averci provato fino alla fine, tra serpentine palla al piede e fare a spallate con i croati.
I PEGGIORI
Sabiri – Da eroe contro il Belgio a una finale terzo posto opaca (con sostituzione all’intervallo). Non si chiude certo nel migliore dei modi il mondiale del giocatore doriano: poco efficace in attacco, travolto dalla verve offensiva dei croati in fase difensiva.
En-Nesyri – Fatica a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. E quando ci riesce viene fermato da un ispirato Livakovic. Questa volta la torre marocchina non incide.