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Cuore e idee, Corini ritrova il Palermo e ‘vede’ il secondo posto

Il Palermo ha superato il periodo più difficile con la forza delle idee. I rosanero, dopo la sconfitta contro il Catanzaro, erano sull’orlo del precipizio ma la partita di Parma è stata lo spartiacque decisivo: qualcosa è cambiato soprattutto nella testa dei giocatori, che hanno ritrovato fiducia e morale dopo un pareggio amarissimo ma anche soffertissimo. E alla pausa invernale i punti di distacco dal secondo posto sono soltanto tre, a dimostrazione del fatto che tutte le compagini – tranne il Parma, che sembra di un’altra categoria – hanno i loro alti e bassi.

Palermo avanti con cuore e idee

Eugenio Corini, nel momento critico, ha avuto il coraggio di andare avanti con le sue idee. Il tecnico ha accantonato la difesa a tre schierata per emergenza contro Ternana e Catanzaro – che non aveva dato frutti – e contro il Parma è tornato al 4-3-3, il sistema di gioco maggiormente utilizzato sin dai primi giorni del ritiro estivo. Il recupero clinico dei tanti infortunati lo ha aiutato, ma l’allenatore ha comunque dovuto aspettare il miglioramento dal punto di vista atletico di giocatori come Di Francesco, Insigne e Di Mariano, guariti ma ovviamente non subito performanti al 100%.

A Parma si sono visti i primi segnali di risveglio, più dal punto di vista mentale che fisico o tattico. I rosanero hanno messo in campo cuore e l’atteggiamento giusto, soffrendo tanto e portando a casa un punticino amaro per come si era messa la gara. Qui qualcosa è scattato: la squadra ha ritrovato consapevolezza, la forma di alcuni calciatori chiave è cresciuta, e Corini ha potuto riproporre i ‘suoi’ concetti, che si erano visti a sprazzi a inizio stagione. Col Pisa è arrivata una vittoria sofferta, quella che ci voleva per ‘sbloccarsi’, ma insieme ai tre punti si sono rivisti un pressing offensivo, costruzione dal basso convincente, buoni sviluppi sulle fasce laterali e un centrocampo dinamico, in grado di accompagnare meglio l’azione.


La coperta però al momento è corta, quindi l’atteggiamento più propositivo del Palermo ha ‘scoperto’ i limiti di una fase difensiva deficitaria, che ha pagato anche le assenze per infortunio nel reparto arretrato. A Como è arrivata la conferma della ‘guarigione’ dal periodo di convalescenza, ma anche della sofferenza quando la palla è degli avversari. La gara con la Cremonese è stato solo l’ultimo tassello di un puzzle che sta venendo fuori dalla trasferta di Parma: Corini è riuscito a trovare le soluzioni per far uscire la squadra dal pantano e ha ritrovato il ‘suo’ Palermo, nel bene e nel male.

Palermo come Parma e Cittadella nelle ultime 4

I buoni risultati delle ultime quattro partite hanno fatto risalire il Palermo nelle zone alte della classifica. I rosa hanno collezionato 8 punti, frutto di due vittorie e due pareggi, eguagliando gli score di Cittadella – la più in forma del campionato, prossima avversaria alla ripresa – e Parma. Brescia, Ternana e Como, nelle ultime quattro gare, hanno invece collezionato sette punti. Uno sprint soprattutto offensivo della squadra di Corini, che ha segnato 12 gol (tre in ogni partita) subendone però 10 (nelle precedenti 15 sfide ne aveva subiti 13). Il quinto posto a pari punti con la Cremonese rispecchia l’andamento altalenante del girone d’andata del Palermo.

Ora c’è la sosta, si torna in campo il 13 gennaio. Una pausa utile soprattutto per recuperare gli infortunati, far rifiatare chi ‘tira la carretta’ da settimane e incrementare la condizione di chi si è potuto allenare di meno. Col Cittadella è un altro banco di prova importante per capire se il Palermo ha davvero svoltato o se si è trattato di un fuoco di paglia. I rosanero hanno dimostrato di essere ‘vivi’, uniti e di credere nel progetto tecnico dell’allenatore, ma serve fare un ulteriore passo in avanti per conquistare l’obiettivo.

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