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Da Palermo a Manchester: Cavani, la “maledizione” del “Matador”

Magro, alto. Se non si rischiasse la blasfemia diremmo che ricorda Gesù Cristo con una inclinazione da rockstar. Edinson Cavani ha sicumera dei propri mezzi e convinzione di saper giostrare e saettare bene verso la porta avversaria.

A Palermo, da quando si nasce, si viene dotati di ‘nciuria, che sarebbe il soprannome. Quello del buon Edinson è Matador. E mica te lo danno a caso. Ma non basta, è un ragazzo umile, a Parigi pranzava spesso con i dipendenti del Psg, i giardinieri, le cameriere, perché si sentiva più vicino a loro. Quando va al suo paese natale in Uruguay, Salto, ci va sempre pieno di maglie e con l’autobus, potrebbe arrivarci in elicottero ma lui è uno di loro e non vuole elevarsi.

Eppure il buon Edinson è perseguitato da una maledizione. Ogni volta che arriva da qualche parte, qualcuno gli rende meno facile la permanenza. Guidolin a Palermo fece di tutto per snaturarlo, ad esempio. Lo faceva giocare ala destra, lui che dalle parti dell’area di rigore arriccia il naso come uno squalo davanti a una preda sanguinolenta.


A Parigi, dopo i fasti di Napoli, gli fecero recapitare Neymar mentre beato e contento si dirigeva a essere il miglior marcatore della società. Risultato? Ha dovuto riprendere a girare intorno alla porta invece che starle davanti. Dopo aver capito che a Parigi erano più trendy le meches da spaghetti rovesciati in testa del brasiliano, preferì la ridente (?) cittadina di Manchester e andò a giocare nello United sperando di essere lasciato in pace.

Ma è evidente che la maledizione che lo affligge si trova bene con i calciatori primedonne. Non più Neymar ma niente di meno che Sua Egoicità Cristiano Ronaldo. E cosa succede? Non solo Edinson dovrà di nuovo riprendere a smazzarsi correndo per due, ma dovrà dire addio al suo numero, il 7. Vuoi mai che CR non abbia il suo numero? E addirittura hanno ceduto un giocatore, James, per consentire a Cavani di prendere almeno il 21.

Una cosa è certa. Tutto questo è stato possibile perché è successo a Manchester. Se fosse accaduto a Palermo, a Cavani avrebbero lasciato la 7 e Ronaldo sarebbe stato CR 8, anzi, 800A.

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Ettore Zanca, penna raffinata che ha scelto di collaborare con Stadionews, è un tifoso del Palermo per sangue e della Sampdoria per cuore, oltre che amante di altre varie squadre sparse. Scrive e racconta di esistenze umane ed è fortemente convinto che il calcio sia quanto di più vicino alla vita dopo l’amore. Insegna storytelling sportivo ed emozionale.

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3 thoughts on “Da Palermo a Manchester: Cavani, la “maledizione” del “Matador”

  1. scusate perchè Mirri dovrebbe essere migliore di Musumeci,Miccickè. Orlando e via dicendo di tutti i dirigenti di questa scalcinata amministrazione regionale..?????

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