Dalla Serie D alla Terza Categoria, migliaia di club aspettano il verdetto
Il mondo del calcio dilettantistico aspetta il verdetto sulla ripresa delle competizioni. Una decisione molto difficile e sofferta, che, come riportato da Il Corriere dello Sport, sta tenendo in bilico “la base della piramide del calcio”.
Infatti, considerati i club dalla Serie D alla Terza Categoria, si parla del 98% dei calciatori italiani (il restante 2% gioca in Serie A, B e C). Più tempo passa senza una soluzione più sarà difficile disputare le 745 partite restati in Serie D, che insieme a tutto il mondo dilettantistico aspetta con ansia l’8 maggio, data del Consiglio Federale FIGC.
E in caso lo stop sia definitivo, sarà cruciale lo snodo riguardante promozioni e retrocessioni. Il presidente Sibilia ha infatti già detto che è obbligatorio per la Serie C accettare le 9 vincitrici del campionato, ma ha anche avvertito che senza le retrocesse dalla Lega Pro, la Serie D non può cominciare.
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