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Ballardini: “Io non sono un traghettatore, ho sentito Zamparini ma…”

L’ex allenatore del Palermo Davide Ballardini, intervistato da Tmw Radio, si è espresso sull’intero campionato di Serie A, facendo un particolare riferimento alla situazione tragica che sta attraverso il club rosanero: ” Il Palermo non ha una rosa inferiore alle altre squadre, i giocatori sono interessanti. Per quanto riguarda la situazione del direttore sportivo, con Foschi, all’inizio, non ho avuto modo di capire perché abbia realmente lasciato il Palermo. Mentre Faggiano ha talento ed è giovane, si tratta di un grande lavoratore. Magari ha capito di poter incidere poco in questo club, forse per questo ha deciso di non proseguire. Penso, comunque, che sia stato davvero difficile per lui esprimere le proprie idee”.

Nonostante il tecnico ravennate avesse deciso di lasciare il Palermo all’inizio del campionato per alcune incomprensioni con la proprietà, quando la panchina di Roberto De Zerbi ha iniziato a traballare, l’ipotesi di un possibile ritorno di Ballardini in Sicilia si faceva sempre più concreta ma, a detta dello stesso, non c’è stato nient’altro che un contatto telefonico: “Nelle scorse settimane ho sentito Di Marzio, successivamente il presidente. Ma non c’è stato nulla di più, non abbiamo parlato ne’ di contratto ne’ di soldi. Ho fatto tanti anni di settore giovanile, quindi non sono adatto per fare da traghettatore”.

Sempre in giro tra i campi alla scoperta di nuovi talenti, Davide Ballardini che ha sempre elogiato e creduto nei giovani, a Palermo, infatti, lanciò con gran fiducia Goldaniga e Pezzella, ha lodato il campionato dell’Atalanta, una squadra formata in gran parte da giovani: “Il buon campionato dell’Atalanta non è una sorpresa per me perchè i giovani italiani sono molto forti, dovremmo avere maggior coraggio nel lanciarli. Serve coraggio e pazienza, ma questi ragazzi possono crescere solamente scendendo in campo. Senza minuti sarebbe difficile crescere”.


“Io e mie collaboratori – continua Ballardini – osserviamo tutto e nel week-end vediamo tantissime partite, anche delle altre categorie. Ultimamente siamo stati a Cesena, Sassuolo e Roma, purtroppo però non ho potuto vedere il derby perché ero a Reggio Emilia per vedere Sassuolo-Empoli. Guarderò la gara successivamente tramite le registrazioni. Secondo me, comunque, la squadra che gioca il miglio calcio è il Napoli anche se il calcio in Italia, a parer mio, è sceso di livello. Dovremmo tutelare meglio la passione degli italiani per questo sport ed evitare stupide e inutili polemiche sui campi”.

Tra i tanti giovani italiani che si stanno conquistando un posto tra i “grandi” spicca su tutti l’ex rosanero Andrea Belotti, attualmente in forza al Torino di Urbano Cairo. Il “Gallo”, però, a livello qualitativo non convince mister Ballardini: “Non ho mai lavorato con Andrea, ma l’ho molto osservato e posso dire che è un attaccante che crea molto fastidio all’avversario, parliamo di un buonissimo giocatore, ma probabilmente non è uno di quei giocatori straordinari a livello di qualità. Ammetto che tutti vorremmo lavorare con una punta del genere, ma secondo me pecca dal punto di vista qualitativo”.

Grande merito anche a Gianluca Lapadula, che dopo aver vestito la maglia del Pescara e aver scaldato a lungo la panchina ad inizio stagione è riuscito a conquistarsi la maglia da titolare rossonera: “Ha fatto parecchia ‘gavetta’ e si è guadagnato il Milan. Cerca sempre di tirare fuori il meglio ma è ancora abbastanza giovane. E vedendolo ultimamente, è stato anche decisivo. Io credo che sia molto simile a Belotti, ma con il cuore e la testa si può essere utili anche per società come quella rossonera”.

 

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