De Biasi: “Palermo, che emozione! Ricordo i cannoli di Piana”
Gianni De Biasi, CT dell’Albania, intervenuto in conferenza stampa al “Renzo Barbera” ha parlato della sfida di domani contro l’Italia: “Credo che il valore dell’avversario voi lo conosciate meglio di me. Il nostro è un momento particolare: bisogna fare risultato, ma non siamo nelle condizioni di scegliere l’organico che ci ha portato all’Europeo. Abbiamo delle incognite che spero possano diventare delle certezze sul campo. Giocare come contro la Francia all’Europeo è auspicabile, ma difficilmente ripetibile. Con avversari veramente difficili comunque abbiamo fatto bene e domani speriamo di buttare il cuore oltre l’ostacolo perché la differenza è notevole”.
“Quando uno fa questo mestiere deve essere pronto a giocare partite del genere – prosegue De Biasi – Si tira per l’azienda per cui si lavora, ma poi sono in Albania da cinque anni e ho avuto grandissime soddisfazioni, ricambiando con un impegno serio, arrivando dove nessuno poteva ipotizzare. Se domani sera dovessi fare un risultato positivo sarei la persona più felice del mondo, senza rimorsi e senza rivincite. Gioco come quando giocate voi in spiaggia o tra scapoli e ammogliati, si va sempre in campo per vincere. Chiaro, l’inno italiano e l’inno albanese mi toccheranno un minimo”.
Per De Biasi sarà un ritorno a Palermo, una città che ha ancora nel cuore: “Sicuramente tornare a Palermo è sempre emozione, qui ho vissuto una parte stupenda della mia vita. Avevo trent’anni in meno e da vecchio polentone mi sono trovato a meraviglia, peccato per il fallimento del Palermo altrimenti sarei ancora qui. Ho detto di no al Palermo perché avevo un impegno con la nazionale. Io a Piana degli Albanesi c’ero stato all’epoca, non ricordo bene il paese però. Ricordo abbastanza bene i cannoli. Credo comunque che sia una cosa bella, come a Genova: mi piace vedere gli albanesi che cantano i due inni, questo è uno spot per il calcio”.
De Biasi non entra nel merito, invece, sulla scelta di giocare la sfida a Palermo: “Premesso che non decidiamo noi dove giocare le trasferte, credo che ognuno sia libero di fare le scelte più idonee. Palermo tiene alla nazionale ed è una piazza molto calda, credo ci sia anche un po’ di scaramanzia perché qui l’Italia nelle ultime partite ha sempre vinto. Noi però dobbiamo pensare a noi”.