De Laurentiis: “Non potevamo partire. Nessun via libera dalla Asl”
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha scritto una lettera al ministro della salute Roberto Speranza e a quello dello sport Vincenzo Spadafora, pubblicata sulla Gazzetta dello Sport, in cui spiega le sue motivazioni per la mancata partenza degli azzurri verso Torino.
Ecco il contenuto del messaggio”Non potevamo partire, la Asl ha preso in considerazione la possibilità della deroga prevista dal protocollo, ma non ci ha dato il via libera, dovete rinviare la partita. Nella mail sono anche allegate le ultime due risposte delle autorità sanitarie coinvolte, le due Asl napoletane, la Napoli 1 centro e la Napoli 2 nord, che hanno sottolineato il divieto agli spostamenti e l’obbligo di isolamento”.
“ASL Napoli 2 Nord ha precisato, anche alla luce della Circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020, l’insussistenza delle condizioni per autorizzare la trasferta dei calciatori in isolamento a Torino, così come la ASL Napoli 1 Centro ha confermato la totale condivisione con quanto riferito dal Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale Campania secondo cui i soggetti destinatari della nota ASL di data odierna sono tenuti a non allontanarsi dal domicilio”.
“A fronte di tali evidenze, chiare e non interpretabili, vogliate prendere atto del fatto che la scrivente non è stata autorizzata ad effettuare la trasferta di Torino per determinazione degli enti pubblici preposti, peraltro ponendosi, detto eventuale comportamento (ossia la partenza per il capoluogo piemontese), in aperto contrasto con quanto a più riprese disposto dalle competenti autorità (soggetti, le ASL territoriali, come ribadito dal Ministero della Salute, infatti, aventi competenza esclusiva a gestire i casi di positività al COVID-19 e i possibili focolai). Alla luce di quanto sopra, si rinnova l’istanza, alla Lega Nazionale Professionisti Serie A, di voler disporre, senza ulteriore indugio, il rinvio della gara ad altra data, per determinazione delle competenti autorità”.
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