De Sanctis: “Palermo piazza più esigente della Serie B. La squadra verrà migliorata”

Morgan De Sanctis si presenta: il nuovo direttore sportivo del Palermo ha risposto per la prima volta alle domande dei giornalisti alla conferenza stampa di presentazione. I temi principali sono il mercato e gli obiettivi del club.

“Sento la responsabilità e l’orgoglio di occupare un ruolo delicato. Ce la metteremo tutta per fare in modo che i tifosi possano essere orgogliosi. Spero di soddisfare il CFG. Abbiamo rispetto per quello che è stato fatto dal Palermo negli ultimi due anni. La base della squadra è buona, sarà sicuramente migliorata – afferma De Sanctis -. Gli obiettivi sono chiari, ci vorrà un po’ di tempo in più per raggiungere obiettivi alti, c’è concorrenza con altre squadre che offrono una categoria superiore. Prima dell’inizio del campionato si incastreranno tutti gli obiettivi”.

De Sanctis ha poi continuato: “Ci vuole il giusto mix tra giovani ed esperti. Bisogna saper gestire un fattore ambientale, giocare a Palermo non è come giocare in altri posti, è la piazza più esigente della Serie B. Ci piacerebbe immaginare dei giovani che hanno voglia di costruire qualcosa di importante. È la parte del mio lavoro più complicata: la base è buona, abbiamo parlato con tutti i giocatori e dobbiamo capire chi è motivato per continuare o arrivare. Faremo il giusto mix”.

De Sanctis parla di mercato tra obiettivi e cessioni: “Gli obiettivi per migliorare la rosa già ci sono. A centrocampo e in attacco idealmente pensiamo a 6/7 giocatori in totale per sviluppare le varianti tattiche con la difesa a quattro. Non ho un budget che mi condiziona, voglio consegnare all’allenatore giocatori duttili e voglioso di vestire la maglia del Palermo, non cercheremo di convincere nessuno, ve lo garantisco. Ci teniamo che tutti capiscano che opportunità è il Palermo, ci aspettiamo molto. Migliaccio è l’emblema di quello che voglio dai giocatori”.

Sui profili ricercati. “Idealmente mi piacerebbe migliorare la rosa con giocatori che conoscono il campionato italiano, Serie A e B. Serve pazienza perché stiamo provando a portare profili internazionali e c’è concorrenza da squadre di categorie superiori”.

“Devo spegnere eccessivi slanci di entusiasmo da parte di chi propone giocatori. Non abbiamo un grande lavoro da fare per quanto riguarda le cessioni. Ci sono giocatori che hanno bisogno di cambiare. Su alcuni ci sono tante richieste, in questo momento questi ragazzi si stanno prendendo del tempo per riflettere”.

Su Segre e Brunori: “Per il rinnovo mi sono accodato a una negoziazione iniziata dalla vecchia dirigenza. Jacopo è convinto di restare a Palermo, lo siamo altrettanto noi. Mancano solo i dettagli, speriamo presto di poterlo annunciare. È un giocatore che può essere moltiplicatore di quello che stiamo cercando. Ha voglia di sudare la maglia e vincere i duelli, ma anche qualità. Matteo fa parte del progetto tecnico del Palermo per la prossima stagione, non c’è nessun dubbio”.

Sui portieri: “Pigliacelli è un ragazzo che ha chiarissima la sua situazione. Mi sono piaciute le dichiarazioni del suo agente. È evidente che qualcosa va cambiato, ma nessuno vuole cacciare nessuno. Non c’è accanimento contro calciatori che hanno dato tanto, ma la cosa deve essere reciproca. Desplanches? Ho un’ottima considerazione. È un portiere arrivato a Palermo con un’esperienza internazionale – un bellissimo Mondiale Under 20 – ha pochi minuti in carriera. Faremo le scelte più ponderate per ripartire con tre o quattro portieri che diano ampissime garanzie e che sia un gruppo con equilibri ben distribuiti”.

A De Sanctis viene chiesta la situazione di alcuni calciatori: “Mancuso è un giocatore forte ma non rientra nel nostro progetto tecnico. Lucioni e Di Mariano rientrano nel progetto, quando ho parlato con loro hanno manifestato la volontà di continuare ma con una riserva: penso che la possano sciogliere loro col comportamento giusto”.

Sul suo ruolo: “Alla Salernitana ho sviluppato quattro/cinque trattative col Palermo, di cui due che si erano praticamente chiuse. Ho sempre parlato con Leandro Rinaudo. Riccardo Bigon è un rappresentante importante del CFG. Non vedo nessun tipo di dinamica”.


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