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De Sensi: “Palermo, con questo entusiasmo non puoi perdere. E Lancini….”

Un calabrese purosangue e un ex difensore goleador. Pietro De Sensi dice la sua sul Palermo dopo il 9 su 9 in campionato e – in vista della sfida contro il Corigliano di domenica prossima – guarda con curiosità anche alla possibilità che un altro difensore, Edoardo Lancini, possa emulare le sue gesta (17 reti segnate in 7 anni di rosanero): “Quando le partite sono bloccate e le squadre non concedono niente, avere un giocatore che sa rendersi pericoloso sempre è una gran cosa”.

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Intervistato da Stadionews, De Sensi sottolinea: “Se il Palermo mi sorprende? Assolutamente no. Vincere le partite e i campionati è sempre difficile, ma già il giorno dell’amichevole con le vecchie glorie avevo visto una squadra ben messa in campo e che muoveva bene la palla. Certo… eravamo vecchie glorie (magari non allenati al massimo), ma quella squadra mi aveva fatto una bella impressione e ho subito pensato che in Serie D potesse fare bene”.


Secondo De Sensi, il Palermo deve però continuare a puntare sui valori e sull’entusiasmo: “Se i giocatori mantengono la giusta umiltà, arriveranno in fondo. E quando alle spalle c’è una città intera che li sostiene, i ragazzi in campo lo sentono. Aver visto un grande entusiasmo al Barbera dopo tanti anni è stato un piacere”.

De Sensi racconta il suo punto di vista sul mondo del calcio calabrese e ammette: “Le squadre calabresi che militano quest’anno in D hanno effettivamente delle grosse difficoltà. Il loro campionato è la lotta per rimanere in categoria, anche all’ultima giornata. Sono centri piccoli, dove non c’è ampia disponibilità economica e penso che sarà molto difficile raggiungere l’obiettivo. Il Corigliano? L’anno scorso il presidente ha fatto uno sforzo economico enorme per vincere il campionato, mentre quest’anno invece non ha potuto far altro che costruire una squadra di media-bassa classifica”.

L’ex difensore rosanero si sofferma anche su quella che è una scelta di vita: “Incrociare le strade col Palermo? Non credo che questo potrà accadere. Ho avuto tante richieste, anche dal Palermo, ma ho fatto una scelta di vita: sono un istruttore di scuola calcio, non voglio diventare un allenatore. Anche la scelta di Lamezia, l’ultima squadra in cui ho giocato, era dettata dalla volontà di terminare il mio girovagare. Qui ho trovato casa e sto bene… ma per il Palermo una volta l’anno vengo sempre, non posso mancare”.

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