De Zerbi e il caso ‘mafia foggiana’: “Ho la coscienza pulita”
L’allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi, ha commentato il provvedimento del Gip del Tribunale di Bari, Francesco Agnino, che ha portato all’arresto per associazione mafiosa di 30 affiliati a diverse “batterie” della “Società Foggiana” e c’è un capitolo che va a toccare anche il mondo del calcio.
Le indagini della Dda di Bari hanno rivelato che tra il 2015 e il 2016 i clan foggiani avrebbero imposto l’ingaggio di due giocatori, “pur non dotati di qualità sportive significative”. Queste le parole dell’allora allenatore del Foggia: ” Io tengo molto al cognome che porto, per rispetto alla mia famiglia e alla società per cui lavoro”.
“Già una volta mi hanno messo in mezzo e ne sono uscito pulito senza se e senza ma – continuano le dichiarazioni riportate dall’Ansa – e senza patteggiare, prima con una squalifica di tre mesi e poi con un proscioglimento totale. Anche questa volta ho la coscienza pulita, ma avere la coscienza pulita non mi basta, e non mi piace finire in un tritacarne del genere”.
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