​​

De Zerbi: “Col Milan sfida speciale: gioca Cionek, Lo Faso…” – VIDEO

Archiviato il ko contro il Cagliari, il quarto consecutivo, per il Palermo è il momento di tornare in campo. Per i rosa un banco di prova importante, visto che al Barbera arriverà il Milan di Vincenzo Montella. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico Roberto De Zerbi ha parlato della crescita del gruppo in vista della sfida di domani.

VIDEO – DE ZERBI PRESENTA PALERMO-MILAN

“Manca ancora la crescita globale e del singolo – esordisce De Zerbi – A livello di abitudine nello svolgere un certo lavoro e nella maturità del singolo calciatore, nello stato fisico e mentale. Quando parlo di un buon potenziale mi riferisco proprio a questo, poi spetta a me e a tutti farlo diventare reale forza”.


La panchina del tecnico lombardo scricchiola dopo 4 sconfitte consecutive, ma De Zerbi sa di avere la fiducia del presidente Maurizio Zamparini e non pensa ad un possibile esonero: “Mi fa piacere la fiducia di Zamparini, ma sono concentrato su quello che devo fare. Ci sono critiche e allusioni, ma non voglio fare il professore. Non mi soffermo sul rischio esonero, ma solo su quel che posso fare. Lavoro ventiquattro ore al giorno per adattarmi ai calciatori che ho”.

Per De Zerbi la partita contro il Milan sarà speciale, visto che affronterà il suo passato: “Come contro il Napoli, ci sarà emozione da parte mia. Quel che voglio però è cercare di fare meglio. Mi pesa non aver fatto punti qui a Palermo, devo scegliere l’undici migliore sul piano mentale e atletico. Ho lasciato casa a 15 anni per andare a Milanello, ero bambino. Era dura, sacrifici grossi. Il Milan è una squadra con individualità importanti, anche se non come Juventus e Roma, ma giocano di più e stimo Montella”.

De Zerbi pensa soltanto a fare punti, anche se le defezioni costringono ad esperimenti e cambi ogni settimana: “La squadra non l’ho costruita io e non l’ho allenata dal ritiro. C’è stato qualche infortunio importante e non veniamo da risultati esaltanti, non conoscendo benissimo i calciatori devo valutarli la domenica. Sono obbligato, non è mia abitudine cambiare spesso. Non gioco né con undici, né con ventidue”.

 Tra i giocatori a disposizione c’è Bruno Henrique, ma finora il brasiliano non sta rendendo al massimo: “Bruno Henrique non l’ho visto bene come passo – ha ammesso De Zerbi –  Conosco le sue qualità, non mi interessa quanto sia costato. Decido io chi deve giocare e vale per tutti. In oni caso è un giocatore di grande qualità. In Brasile purtroppo i ritmi non sono tali da potersi calare subito in quelli Europei. È indietro anche a livello di lingua ma già in settimana l’ho visto meglio”.

“Domani non ci saranno Rispoli e Gonzalez, due titolari – prosegue De Zerbi – Rientra Rajkovic che però manca dalla partita col Crotone. Gazzi e Diamanti può essere che tornino titolari come può essere di no, oppure uno sì e uno no. Cionek giocherà terzino”.

Nonostante la situazione tutt’altro che florida, De Zerbi chiama a raccolta i tifosi in vista della partita di domani: “In vent’anni di calcio ho vissuto situazioni più o meno belle. Questa non è esaltante ma bisogna cercare di portare la gente dalla nostra parte, accettando anche i fischi. Il pubblico comunque ci è sempre stato vicino”.

Parole d’elogio, invece, per il giovane talento rosanero Simone Lo Faso: “Lo Faso è un talento grandissimo – le parole di De Zerbi – Se ha la bravura di continuare a cercare il miglioramento può Diventare importante così come Sallai e Balogh. Serve pazienza, ma non ho paura a farli giocare. Ero già tentato dal farlo giocare a Cagliari e anche prima, sarebbe entrato se non si fosse fatto male Rispoli. Poi anch’io ero un giocatore in quel ruolo e con quella testa. Quaison l’ho provato da punta perché oltre a Nestorovski ho solo lui. Quaison e lo Faso possono coesistere ma ricordiamo che giochiamo col Milan. Non possiamo pensare di fare la partita”.

De Zerbi ha poi commentato le parole di Buffon in settimana sullo “scansarsi” delle avversarie in Italia: “Noi con la Juventus non ci siamo scansati. Ho già altri problemi a cui pensare. Magari qui il gap è superiore e all’estero trovi squadre che ti vengono ad affrontare a viso aperto come Lione e Siviglia”.

Chiosa finale sulla corsa salvezza: “Il risultato di Pescara-Empoli lo guarderemo, ma manca ancora tanto. Non possiamo farci condizionare”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *